Rapina da film, tre banditi assaltano di notte il casello di Terme Euganee

Domenica 26 Maggio 2019
Rapina da film, tre banditi assaltano di notte il casello di Terme Euganee
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TERME EUGANEE - Rapina da film l'altra notte alle 3 lungo il tratto autostradale della A13 sul territorio padovano. Scene che fanno tornare in mente la banda della Uno bianca e, più di recente, la Mala del Brenta. Fortuna ha voluto che nessuno rimanesse ferito. Tre individui con il volto travisato da passamontagna, armati di mazze da baseball e coltello hanno assaltato l'ufficio del casellante. «Dacci tutti i soldi e non ti succederà nulla - gli avrebbero intimato - e non fare scherzi altrimenti ti ammazziamo». La vittima ha mantenuto la necessaria lucidità e, senza compiere movimenti avventati, ha tirato fuori dalla cassa banconote per circa un migliaio di euro. I banditi, dopo aver arraffato il bottino sono risaliti sull'auto e sono fuggiti a bordo di una Golf. Prima di andarsene avrebbero a lungo imprecato. Evidentemente, secondo i loro piani, i soldi presenti al casello dovevano essere molti di più.

 
LA PAURA
La rapina sarebbe durata massimo tre minuti. Pare che non ci siano testimoni. L'allarme al 113 è partito dopo pochi istanti. Sul luogo della rapina, sotto il territorio di Due Carrare, sono arrivati alcuni mezzi della Polizia stradale di Rovigo e gli investigatori della Questura di Padova. Gli agenti, dopo essersi sincerati che il casellante non avesse patito conseguenze fisiche, si sono subito messi sulle tracce dei rapinatori. Dalle prime informazioni raccolte, la banda si sarebbe data alla fuga a bordo di un'auto di grossa cilindrata risultata rubata in provincia di Rovigo. I malviventi avrebbero parlato con un italiano stentato. Si ipotizza che possano essere originari dell'Est. Non sarebbero comunque malviventi di alto calibro. Dai primi riscontri gli inquirenti pensano piuttosto a una banda medio basso spessore.
GLI INDIZI
Gli investigatori della Scientifica hanno lavorato fino all'alba per raccogliere eventuali impronte e per estrarre le immagini della videosorveglianza al fine di mettere assieme il maggior numero di indizi decisivi alla cattura del terzetto.
Terminati gli accertamenti il casellante ha potuto far rientro a casa. Seppure sotto choc per l'incontro ravvicinato con i malviventi, l'uomo non ha avuto bisogno delle cure del pronto soccorso. Rimarrà qualche giorno a riposo, prima di riprendere regolarmente la propria attività.
Cesare Arcolini
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Ultimo aggiornamento: 10:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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