Sanità: ticket non pagati dai pazienti, un buco di quattrocentomila euro

Sabato 25 Maggio 2019 di Mauro Favaro
Sanità: ticket non pagati dai pazienti, un buco di quattrocentomila euro
3
TREVISO «La stragrande maggioranza dei trevigiani paga il ticket in modo corretto. Poi c'è qualcuno che si dimentica o che prova a fare il furbetto. Grazie alle azioni di recupero, però, riusciamo a portare a casa praticamente il 90% delle somme che all'inizio mancano all'appello. Alla fine viene persa una cifra tra i 20 e i 30mila euro, legata soprattutto a prestazioni erogate a cittadini stranieri che diventano irreperibili». Il quadro è fatto da Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca. 
 
LA CLASSIFICA
L'anno scorso l'azienda sanitaria provinciale ha incassato complessivamente 30 milioni di euro attraverso i ticket per le visite specialistiche e gli esami. Solo l'1,4% dei cittadini non ha pagato quanto dovuto. Per un buco totale di oltre 410mila euro: 103mila euro per dichiarazioni di esenzioni fasulle, 100mila euro al pronto soccorso, 894 euro per le visite prenotate, 80mila euro per la mancata disdetta delle stesse visite e 127mila euro legati a cittadini stranieri che si sono spostati in altri Paesi. Adesso l'Usl ha stretto un accordo con l'Agenzia delle Entrate per recuperare tutto il possibile. Prima con i solleciti, poi con le raccomandate, le lettere legali e, se necessario, anche con eventuali pignoramenti. Insomma, si parte in modo soft, ma poi non si scherza. 
PRESTAZIONI E PRENOTAZIONI
A farla da padrone sono i ticket non saldati dai cittadini che esibiscono l'esenzione per reddito, identificata con il codice 7R2. Vale per i bambini con meno di 6 anni e per gli anziani con più di 65 anni, a patto che il reddito complessivo lordo del loro nucleo familiare sia inferiore a 36.151,98 euro. Evidentemente più di qualcuno si sbaglia. O prova a fare il furbo. L'anno scorso questo comportamento ha determinato un ammanco di 103mila euro nelle casse della sanità pubblica. È la cifra più elevata tra quelle che l'Usl è chiamata a recuperare. Di seguito, nella classifica dei mancati pagamenti, c'è il pronto soccorso. Più di qualche cittadino, inquadrato come codice bianco, dopo le visite se ne va senza pagare il ticket. Il conto totale non saldato nel 2018 ammonta a 100mila euro. «Nel pronto soccorso si vivono momenti concitati spiega Benazzi in modo comprensivo capita che chi arriva con un problema alla fine di tutto si dimentichi di pagare il ticket. È questo il motivo principale». La controprova arriva dalle visite ambulatoriali prenotate. In questi casi il ticket va saldato prima. E i mancati pagamenti, sempre per l'anno scorso, arrivano appena a 894 euro. Il rovescio della medaglia riguarda la mancata disdetta almeno tre giorni prima della data della prestazione. Chi si dimentica deve pagare il ticket per intero, anche se esente. Su questo fronte bisogna recuperare 80mila euro. Infine, ci sono mancati pagamenti per 127mila euro per cure erogate a cittadini stranieri. «Per questi stiamo trattando con i diversi Stati di appartenenza conclude Benazzi ci vuole un po' di tempo, sì, ma contiamo di riuscire a portarli a casa». 
Mauro Favaro 
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci