Non lo vedi, non puoi toccarlo, non si mangia, non si beve,…ma c’è: invisibile, impalpabile. Come i colori, il profumo fa parte del nostro quotidiano senza che ce ne rendiamo conto, non solo come fragranza gradevole ma anche come odore che a volte natura vuole cattivo, sgradevole. Un sortilegio che madre natura ha inventato , fin dai primordi della civiltà, per aiutarci, proteggerci : riconoscere da un odore gradevole i cibi sani , metterci in guardia con un cattivo odore spia di un pericolo, rivelatore di materiale deteriorato, di cibo guasto, di presenze negative comunque. Per contro, l’olfatto che ha regolato l’evoluzione dandoci come a tutti gli animali questa possibilità , quest’arma, oggi viene considerato soprattutto nel la funzione positiva, il “profumo” che fa parte della bellezza in assoluto, dell’eleganza come complemento indispensabile della moda , soprattutto della sensualità.
Un profumo - lo abbiamo appreso a Venezia nella sede del Museo del Profumo in Palazzo Mocenigo, nel corso di incontri importanti organizzati da MAVIVE per raccontarci come nasce una fragranza - trova maggiore accoglienza se proposto con destinazione moda . Una fragranza deve sempre aggiungere fascino, gradevolezza, leggerezza, sensualità. Lo abbiamo approfondito con le informazioni scientifiche e destinate alla cultura della cosmesi e della bellezza che l’Accademia del Profumo distribuisce regolarmente . I guru della “religione dell’olfatto”, dal pulpito di “Cosmetica” , ci raccontano cosa succede nell’universo popolato dai “ nasi”, quei maestri dotati di poteri olfattivi eccezionali, tanto da riuscire a riconoscere al fiuto - come accade a uno dei maestri più famosi del cast di Chanel - fino a 2800 fragranze diverse.
In passato il profumo fu un vezzo esclusivamente maschile: per le donne - sostenevano i sapienti della bellezza nel secolo dei lumi - nessuno osava sostituire qualsivoglia odore a quello che madre natura aveva assegnato in assoluto all’identità femminile. Per gli uomini il profumo più diffuso era la fragranza di viola - estratta non dal fiore ma dalle foglie - e la “colonia”, ritenute entrambe messaggeri di un’eleganza rigorosa, “maschile”, destinata a suscitare attrazione e distribuire promesse.
Solo a fine Ottocento il profumo entrò nell’universo femminile come complemento di un’eleganza raffinata e anche come forma di emancipazione , fino a divenire una delle componenti irrinunciabili per ogni donna.
“Ballando con Elena, inebriato dal suo profumo, Pierre - il protagonista di “Guerra e Pace” di Tolstoj - decide che solo lei può diventare sua moglie, anzi deve diventarlo al più presto ”…
Sulla scelta della fragranza incidono poi le abitudini, senz’altro la moda, il carattere.
Sostiene un “naso” famoso , Sileno Cheloni , che lavora in una sorta di antro magico a Firenze, dove produce e compone profumi su una sorta di carta d’identità che si realizza come in un lettino psicanalitico dopo un colloquio con chi vuole il profumo personalizzato, che “il profumo è come un’ancora immersa nel mare dei ricordi. Mi piace metterne uno in ogni persona che incontro…”.
Profumo per distinguersi, profumo per attirare l’attenzione, profumo per esaltare la sessualità (il mughetto, ritenuto l’essenza più sexy tra tutte) o la sensualità espressa dal profumo delicatissimo e quasi impercettibile fiore più sensuale, l’iris.
“Due gocce di N.5 “ - sosteneva Marilyn Monroe - di notte sono li mio pigiama … E Coco Chanel, quando inventò questa fragranza forte, dichiaratamente femminile, la volle in una boccetta squadrata, lineare, senza fronzoli o decori che per il suo tipo di donna riteneva superflui. Il concetto di eleganza della signora di rue Cambon era pieno di “senza”: senza orpelli, senza sovrastrutture, senza supporti o “trucchi”. La passione? C’è , ma - come il profumo, come l’aria… - non si vede.
“Sì, passione” è il profumo di Armani dedicato a una donna “dolce e determinata” che il sondaggio condotto dall’Accademia per “ il miglior profumo dell’anno” ha dichiarato vincente per il 2019, accanto a “Dior sauvage eau de Parfum” ritenuto il miglior profumo maschile. La premiazione è avvenuta a Milano, in Palazzo Mezzanotte, nel corso di una serata mondanissima e piena di sorprese .
Ultimo aggiornamento: 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi