«Non morirò in silenzio e senza sporcare, perciò fischierò finché avrò fiato in gola». L’ex titolare del locale “La voce della luna” è di nuovo in protesta dalla cima del pontone gru Ursus ormeggiato in Porto Vecchio. Sui social scrive: «Fischio per ricordare a tutti che c'è un essere umano in carne e ossa in cima a una gru alta più di 70 metri che rischia veramente la vita per veder rispettati gli impegni preso dal sindaco di Trieste Dipiazza. per compensare al grave danno che mi è stato arrecato per l'inerzia, l'incompetenza e le furberie della vecchia classe politica nazionale e locale». E ancora «Appello al governo del cambiamento, adesso io e molti cittadini ci aspettiamo che arrivi la cavalleria. Vogliamo vedere il cambiamento». Non è la prima volta che l’imprenditore triestino, da quando ha perso il proprio locale devastato dalle fiamme, fa sentire la propria voce mettendo in scena azioni estreme, qualche anno fa era salito anche sul Cupolone di San Pietro.
Ultimo aggiornamento: 15:11
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