«Così ho salvato quella famiglia». Fumo nella casa, Endris si butta

Martedì 21 Maggio 2019 di Lucia Russo
Endris Borsato, 35enne, residente a Venegazzù di Volpago del Montello
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VEDELAGO (TREVISO) - Salva quattro persone da una rogo e diventa un eroe. Endris Borsato, 35enne, residente a Venegazzù di Volpago del Montello ieri all'alba, mentre si recava al lavoro in un'industria alimentare di San Martino di Lupari, ha visto una casa avvolta dal fumo nella frazione di Fossalunga di Vedelago.



Non ha esitato neanche un istante ed è entrato nella casa portando in salvo i quattro fratelli che si trovavano all'interno, tra cui un'anziana con problemi di mobilità. «Non mi sento un eroe, ho fatto quello che qualsiasi altro bravo ragazzo avrebbe fatto in una situazione simile» ha detto Borsato a poche ore dall'accaduto. «Ero in auto che stavo percorrendo la solita strada per andare al lavoro spiega quando all'altezza di Fossalunga ho visto una fitta colonna  di fumo uscire da una casa in via Montello. In quell'abitazione sapevo che ci viveva Amedeo Maritan insieme ai suoi fratelli e sorelle». Amedeo e Endris si conoscevano perché in passato avevano lavorato assieme. «Quando mi sono avvicinato alla casa ho subito capito che la situazione poteva diventare pericolosa prosegue il 35enne Così ho iniziato a bussare e a battere sui balconi, ma nessuno rispondeva. A quel punto ho preso un palo che era poggiato a terra e ho iniziato a battere contro tutto per fare più rumore possibile». Il grande baccano ha svegliato proprio Amedeo che capito quanto stava succedendo è andato a destare anche gli altri che si trovavano all'interno della casa.

IL RACCONTO
«Sono usciti in tre dalla porta principale spiega il soccorritore - ma hanno subito detto che in casa c'era una quarta persone che non riusciva a muoversi». Si trattava di Elvira, 85 anni, la più anziana della famiglia Maritan, che qualche giorno prima era caduta fratturandosi due costole e riportando contusioni alle gambe. «Ho immediatamente chiamato i pompieri spiegando cosa stava succedendo prosegue Borsato e mi avevano detto di aspettare il loro arrivo. Ma io mi sono sentito in dovere di fare qualcosa, così i pompieri mi hanno consentito di entrare nell'abitazione rimanendo però al telefono con loro. Sono entrato con il telefono in mano e ho visto la signora, era impaurita. L'ho presa in braccio e l'ho portata fuori. Dopo pochi istanti sono arrivati i vigili del fuoco». Nel salvare Elvira però Endris Borsato ha inalato una grande quantità di fumo che gli ha provocato un lieve disturbo respiratorio, per questo è stato portato all'ospedale San Giacomo di Castelfranco per un controllo. «Non riesco a stare senza fare nulla di fronte al pericolo afferma In passato ho anche fatto dei corsi antincendio e quando ho capito la gravità della situazione non ho esitato un istante».

LE CONGRATULAZIONI
Malgrado grazie a lui quattro persone siano uscite quasi illese dall'incendio divampato a causa di un cortocircuito nella loro casa, Endris Borsato non si considera un eroe. «Mi è venuto spontaneo intervenire».
A lui va il plauso dei sindaci dei comuni di Vedelago e di Trevignano. «Un contributo prezioso quello dato dal giovane Endris Borsato affermano dal comune di Vedelago, la sindaca Cristina Andretta, il vice Marco Perin e gli assessori Giorgio Marin e Roberto Nicoletti - è nostra intenzione sottolineare il grande gesto di altruismo con un riconoscimento ufficiale. Borsato il prossimo 9 giugno, alle 20.30, in occasione della prima edizione de Il meglio che c'è, riceverà un riconoscimento per il bell'esempio di generosità».

«Se oggi un'intera famiglia può raccontare il pericolo che ha scampato, è grazie al coraggio di un nostro compaesano, che ha messo l'altruismo e il sangue freddo davanti a ogni altra emozione ha affermato dal Comune di Trevignano, il sindaco Ruggero Feltrin - congratulazioni Endris Borsato per il grande eroismo che hai dimostrato, il tuo gesto di altruismo sia d'esempio per tutti noi. Ci hai ricordato il grande valore che ha la vita, anche quella di chi non conosciamo personalmente».
Lucia Russo 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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