Turista Usa violentata in spiaggia da un amico conosciuto in chat

Martedì 21 Maggio 2019
Turista Usa violentata in spiaggia da un amico conosciuto in chat
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Destini incrociati, loro malgrado, per due ragazze che nella stessa notte hanno subito violenza nel Veneziano. Una a Jesolo, turista statunitense, l’altra a Marghera, residente in città. Entrambe pensavano di trascorrere un sabato sera di divertimento, entrambe si sono ritrovate in ospedale sottoposte agli accertamenti medici di prassi nel caso di denuncia di aggressioni sessuali. A indagare è la Squadra mobile di Venezia, che si trincera dietro il più stretto riserbo.

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A rivolgersi al 113, attorno all’una di notte, è il portiere dell’hotel di Jesolo, dove alloggiano madre e figlia americane, rispettivamente di 54 e 23 anni. Chiedono aiuto, perché la ragazza, rientrata da poco è agitata e sotto  choc. Secondo il suo racconto, avrebbe conosciuto un uomo in chat con il quale si sarebbe data appuntamento in un locale e dopo aver bevuto qualcosa, sarebbero andati a fare una passeggiata in spiaggia. Ed è qui che si sarebbe consumata la violenza: la 23enne ha dichiarato agli agenti di essere stata costretta a subire un rapporto contro la propria volontà, riuscendo poi a divincolarsi e a raggiungere l’albergo. Sono stati gli stessi poliziotti del locale commissariato a far intervenire il personale del 118 e a far accompagnare la vittima al pronto soccorso per essere sottoposta agli accertamenti sanitari previsti.

IN DISCOTECA Ha poco più di 18 anni la mestrina che domenica in mattinata è stata dimessa dall’Angelo con una prognosi di dieci giorni. Ad accompagnarla all’ospedale sono stati i genitori ai quali in lacrime e sotto choc ha confessato l’incubo vissuto in discoteca. Le indagini si sarebbero già concentrate su un ragazzo veneziano, residente in zona, che la neo maggiorenne avrebbe indicato, fornendo anche alcuni elementi utili alla sua identificazione. Teatro dello stupro, secondo le dichiarazioni rese agli investigatori il Molo 5 di Marghera, uno dei locali notturni più frequentati da giovani e giovanissimi. La 18enne è stata visitata alla presenza di uno psicologo. Fra gli esami da protocollo anche quello del sangue per stabilire se sia o meno stata stordita, a sua insaputa, con la somministrazione di sostanze psicotrope. Gli agenti hanno quindi acquisito la testimonianza del personale in servizio e verificato la presenza di telecamere utili agli accertamenti investigativi.

IL PRECEDENTE Episodi che fanno tornare alla mente, quello avvenuto la scorsa estate a Jesolo, quando una 15enne friulana è stata stuprata lungo l’arenile, dopo aver conosciuto il suo aguzzino in un pub. Tanta l’indignazione e la rabbia, ma ancor più decisa è stata la reazione della polizia che a tempo di record ha assicurato alla giustizia il responsabile: non è stato facile perché gli spunti su cui iniziare lavorare erano davvero esigui. Si tratta di un 25enne senegalese residente a Mestre. Che è tutt’ora in carcere.
(m.

And.)

Ultimo aggiornamento: 12:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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