Autonomia, stop Di Maio. Zaia: «Venga in Veneto e ce lo dica in faccia»

Lunedì 20 Maggio 2019
Luca Zaia con il ministro per l'Autonomia, la veneta Erika Stefani
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VENEZIA - Autonomia del VenetoLuca Zaia a muso duro contro Di Maio, il vicepremier 5stelle che parlando con i giornalisti a Gambellara, in provincia di Vicenza, a chi gli chiedeva se fosse d'accordo con la bozza di accordo sull'autonomia del Veneto e di altre Regioni che l'hanno chiesta, aveva invitato a «prendersi qualche altro giorno per scriverla meglio perché il testo è scritto male e la Lega ha fretta di approvarlo per coprire altri scandali».

«Di Maio se avesse il coraggio verrebbe in Veneto e riunirebbe tutti i veneti in una piazza, sono 2 milioni 328 mila quelli che hanno votato per l' autonomia e glielo dice in faccia» è stata la secca replica del governatore del Veneto.

«Io penso semplicemente che l' autonomia si debba fare - ha risposto Luigi Di Maio -  ma si deve scrivere per bene. Ricordo bene quello che è successo con il Titolo V della Costituzione nel 2001. Stiamo ancor pagando le conseguenze di una riforma scritta in fretta e fatta dal centrosinistra per tenere testa a Bossi con il federalismo». Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio oggi a Vicenza. «Adesso se vogliamo farla per bene prendiamoci qualche altro giorno in più. Lo so che i veneti e i lombardi non vogliono aspettare ancora perchè hanno votato un referendum e devono avere l'autonomia, ma cosi come è scritta non aiuterà nè il Veneto, nè la Lombardia, nè tanto meno le altre regioni d'Italia.», ha tenuto a sottolineare.

IL MINISTRO PER L'AUTONOMIA, ERIKA STEFANI
«Dai 5Stelle ci sono solo alibi, dicano se non vogliono l'autonomia che è nel contratto di governo. Stasera i 5 Stelle in consiglio dei ministri si prenderanno la responsabilità di negare al Paese una riforma che avvicina finalmente le decisioni e quindi il controllo ai cittadini e che mira a garantire servizi migliori senza sprechi da Nord a Sud».

Lo afferma i il ministro per gli Affari Regionali e l'Autonomia Erika Stefani: Purtroppo la confusione e le insicurezze pre-lettorali dei grillini e del loro leader fanno male al Paese», aggiunge Stefani. «Un giorno dicono che il testo dell'Autonomia non c'è, il giorno dopo dicono che fa male al Sud, quindi il testo lo hanno letto, visto che lo criticano senza mai però dire nulla di concreto. Un giorno che solo il Nord si arricchirà, oggi invece che fa male al Nord. Chissà cosa diranno domani... Nell'attesa che si chiariscano le idee - osserva ancora il ministro per gli Affari Regionali e l'Autonomia - ricordo che i cittadini che hanno votato al referendum e le Regioni meritano rispetto. Il lavoro che è stato fatto e al quale tutti i ministeri hanno partecipato per mesi è serio ed equilibrato e l'autonomia è un punto imprescindibile del contratto di governo».

IL GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA
«Si smetta di utilizzare questa importantissima riforma, utile a tutto il Paese, in modo strumentale alla campagna elettorale, e si voti finalmente in Consiglio dei ministri il testo, che è pronto già da tempo ed è frutto di una attenta e puntale interlocuzione con tutti i ministeri interessati». Lo scrive su Facebook il governatore della Lombardia Attilio Fontana, a proposito della maggiore autonomia chiesta dalla Regione al Governo. «Non posso che condividere e sottoscrivere le parole del ministro Erika Stefani: i nostri cittadini, che hanno votato sì all' Autonomia, meritano rispetto», afferma Fontana, riferendosi al referendum consultivo del 22 ottobre 2017.


LA NOTA DEI CINQUESTELLE
«La Lega riunisca i cittadini del Veneto, e magari anche quelli del resto d'Italia, e mostri lo scarno documento sulle autonomie che hanno prodotto fino ad ora. Sarebbe opportuno che facessero bene i compiti in casa invece ricorrere a scuse e alibi. L' autonomia è nel contratto di governo e il Movimento 5 stelle ha detto chiaramente che va realizzata. Ma va fatta ma bene» Così il Movimento 5 Stelle risponde alle dichiarazioni di esponenti della Lega sul tema dell' Autonomia:  «Va fatta rispettando principi come quelli di solidarietà, della perequazione, dando risposte puntuali sui fabbisogni standard e rispettando l'altro principio contenuto nel contratto che prevede la realizzazione di politiche per annullare il divario tra Nord e Sud. Dalla Lega diano risposte concrete e serie su questi punti, è tutto quello che chiediamo», conclude il M5S.








 

Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 08:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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