Monica Bellucci seduce Cannes
"Il vero amore non invecchia"

Domenica 19 Maggio 2019 di Gloria Satta
Monica Bellucci a Cannes con Claude Lelouch
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Un bell’uomo alto, occhi azzurri e capelli lunghi in stile nazareno, segue come un’ombra Monica Bellucci sulla Croisette: è Nicolas Lefebvre, 36, artista parigino e nuovo, innamoratissimo fidanzato dell’attrice. Quale migliore ”scorta” per promuovere il romanticissimo film di Claude Lelouch Les meilleurs années d’une vie, inno alla passione che si riaccende tra gli ormai anziani Jean-Louis Trintignant e Anouk Aimée a più di mezzo secolo dal cult Un uomo, una donna? «Il tempo dustrugge tutto, tranne l’amore», sospira Monica, 54 anni gloriosi mentre il suo ex Vincent Cassel, poco lontano sul lungomare, spinge la carrozzina della piccola Amazonie appena avuta dalla seconda moglie ventenne Tina Kunakey.
BACIO INNOCENTE. Nel film di Lelouch, presentato fuori concorso in una serata all’insegna di glamour e commozione, Monica ha un ruolo piccolo ma intenso e tutto giocato sul primo piano del suo bel viso: è la figlia di Trintignant, ospite di una lussuosa casa di riposo, e assesta al padre smemorato un filiale bacio sulla bocca. «In quel gesto innocente», spiega l’attrice, «ho cercato di esprimere i miei sentimenti più profondi. Mi sono sentita come una bambina in cerca della figura maschile di riferimento». Ben altra cosa rispetto al bacio ”scandaloso” che Monica, nel 2017 madrina del Festival, scambiò con l’attore Alex Lutz in diretta tv durante la cerimonia d’inaugurazione. «Cannes è un luogo magico, dove torno sempre volentieri. Ricordo soprattutto il 2002, quando il film di Gaspar Noé Irréversible provocò malori e polemiche a causa della scena del mio stupro...Il Festival è un’arena, ma il cinema rappresenta una scuola collettiva che ti insegna ad affrontare la vita con l’aiuto degli altri. Da soli si va più veloci, ma insieme si arriva più lontano».
IL MESSAGGIO. Può un amore durare 50 anni? «Certo, la speranza di ognuno di noi è che un legame sentimentale duri tutta la vita, invece la passione vissuta da anziani è un tabù sociale. Ma l’attrazione e sentimenti non invecchiano», risponde Monica, «per questo il film ha un bellissimo messaggio». E com’è arrivata alla corte di Lelouch? «Avevo saputo che si preparava il sequel di Un uomo, una donna e pur di entrare nel progetto mi sarei accontentata di portare il caffé al regista... Lelouch ha scritto il ruolo proprio per me e, durante le riprese, ho scoperto che ha un modo tutto suo di dirigere gli attori: ci chiede di portare sul set la nostra vita come un bagaglio, ci invita ad improvvisare e alla fine estrae dalla nostra anima le emozioni più sincere».
A questo momento felice della vita privata, corrisponde una fase fortunata della carriera dell’attrice. La serie internazionale su Tina Modotti, fotografa e attivista degli anni Trenta, «si farà, bisogna solo aspettare». Intanto Monica, in predicato per «una grande produzione hollywoodiana», si prepara a interpretare una gallerista d’arte nel film L’homme qui avait vendu sa peau diretta della regista Kaouther Ben Hania.
ENERGIA FEMMINILE. «Ho molta voglia di lavorare con le donne», spiega, «l’energia femminile dev’essere valorizzata. Ed è giusto combattere per la parità salariale, un tema di cui anche qui a Cannes si parla tanto: venire retribuite come gli uomini equivale al diritto di essere rispettate». Residente a Parigi, una carriera internazionale, Monica si considera italiana: «Al Festival ci sono dei bellissimi film, ma io farò il tifo per Il Traditore di Marco Bellocchio. Resto sempre legata alle mie radici».
Ultimo aggiornamento: 16:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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