VENEZIA - Sono da indennizzare tutti i danni alla salute insorti dopo una vaccinazione, anche quelle non obbligatorie e molto risalenti nel tempo, purchè ci sia un nesso tra inoculazione del vaccino e conseguenze «irreversibili». Lo sottolinea la Cassazione applicando quanto stabilito dalla legge n.119 nel 2017 e da diversi interventi della Consulta. Così la Suprema Corte - sentenza 13208 - ha accolto il reclamo di una donna, vaccinata con il metodo Salk nel 1961, che aveva sviluppato la poliomelite ed era stata esclusa dal diritto ad essere risarcita con decisione emessa nel 2017 dalla Corte di Appello di Venezia.
Ultimo aggiornamento: 18:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA Anche in primo grado le era stato detto no. Adesso sarà la Corte di Appello di Trieste a dare il via libera all'indennizzo per la signora Patrizia M., difesa dall'avvocatessa Daniela Jouvenal.