Dati allarmanti, in Polesine 20mila persone sono disoccupate

Giovedì 16 Maggio 2019 di Nicola Astolfi
Dati allarmanti, in Polesine 20mila persone sono disoccupate
ROVIGO -  La terza edizione di IncontraLavoro, la giornata per la selezione e il reclutamento di personale promossa ieri dai centri per l'impiego del Veneto, a Rovigo ha messo in vetrina 56 posti disponibili, e ha ospitato 142 aspiranti per le posizioni offerte da 16 aziende locali: nella sede al Censer di t2i, l'incubatore di startup certificato del sistema camerale, erano una decina le imprese locali, da sommare ad alcune agenzie per il lavoro, che hanno incontrato i candidati nei colloqui.
 
L'ospitalità di t2i, ha spiegato il direttore Roberto Santolamazza, rientra nella collaborazione con Veneto Lavoro, per stimolare attività imprenditoriali innovative e secondo le politiche attive del lavoro promosse dall'ente strumentale della Regione. Tra le aziende c'erano ad esempio Carraro, con la divisione Agritalia, alla ricerca di un addetto al magazzino e alle spedizioni; Asfo Spa per selezionare un tecnico per la programmazione di macchine a controllo numerico, installatori, manutentori e riparatori di apparecchiature informatiche; e ancora, un'azienda locale specializzata nei prodotti per l'informatica, e il Centro San Michele, che cerca un operatore socio-sanitario.
PRESELEZIONE
I candidati per i colloqui erano stati preselezionati dagli operatori dei centri per l'impiego in base ai curricula e alle richieste delle imprese e ieri hanno potuto incontrare aziende e agenzie per il lavoro e conoscere, così, le posizioni disponibili. «IncontraLavoro - ha spiegato il direttore di Veneto Lavoro Tiziano Barone - fa parte delle fiere del lavoro che i centri per l'impiego del Veneto svolgono stabilmente. Sono due gli eventi regionali, ogni primavera e autunno, più in febbraio l'evento dedicato al lavoro stagionale estivo. Sono eventi che raccolgono le offerte di lavoro di aziende e agenzie per il lavoro, e per questa edizione di IncontraLavoro abbiamo contato in tutto il Veneto 800 offerte di 330 aziende del territorio, per un totale di 2.300 posti disponibili e più di 3.200 candidati». «Sono occasioni - ha aggiunto Barone - di mostrare la funzionalità dei Centri per l'impiego nell'incrociare domande e offerte di lavoro e sono utili ai candidati per imparare a trattare le opportunità di lavoro individuate. Ma i centri per l'impiego sono anche uno strumento di politiche attive, di percorsi formativi e tirocini o per la ricollocazione dei disoccupati».
LA DISOCCUPAZIONE
In Polesine, secondo i dati di Veneto Lavoro, risultano disoccupati e disponibili al lavoro 20.250 persone allo scorso 31 dicembre, e di queste 8.265 lo sono da più di 2 anni e quasi 3 mila (2.995) da oltre 5 anni: la statistica può non essere sinonimo di reale disponibilità al lavoro in caso di mancata comunicazione ai centri per l'impiego di uscita dalla disoccupazione, ad esempio per aver avviato un'attività di lavoro autonomo. Il dato è comunque in aumento rispetto ai 17.545 disoccupati disponibili rilevati lo scorso 30 giugno (+15,4 per cento). La crescita è inferiore all'aumento regionale (+18% nello stesso periodo) secondo gli elenchi dei Centri per l'impiego: lo stock di disponibili (oltre 344 mila) fotografa però la situazione a una data puntuale (31 dicembre 2018), mentre sono in media 140 mila le persone che in un anno si rivolgono ai centri per l'impiego del Veneto. E due su tre trovano occupazione nel giro di 12 mesi, precisa l'ultimo report dell'Osservatorio di Veneto Lavoro. Pubblicato lo scorso febbraio, il report proponeva inoltre una tipizzazione della popolazione disoccupata veneta in base a quattro gruppi, tra cui i candidati al reddito di cittadinanza. Analizzate le 223.494 dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro aperte in Veneto nel biennio 2016-2017, le stime del report sui candidati al reddito di cittadinanza erano pari al 10,5% del totale, quindi 23.466 persone.
Ad oggi, ha riferito ieri il direttore di Veneto Lavoro Tiziano Barone, le domande presentate in Veneto dallo scorso 6 marzo per ottenere il sussidio ammontano a circa 30 mila: «Il 70 per cento di queste - ha precisato Barone - sono persone già note ai centri per l'impiego del Veneto, mentre il restante 30% sono in maggioranza utenti dei servizi sociali dei Comuni».
Nicola Astolfi 
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