No vax, bimbo sospeso dall'asilo. I genitori: niente vaccini e ora al Tar

Martedì 14 Maggio 2019 di Mauro Favaro
No vax, bimbo sospeso dall'asilo. I genitori: niente vaccini e ora al Tar
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TREVISO - Il bambino è stato sospeso da scuola per il mancato rispetto dell'obbligo vaccinale. Ma i genitori, irriducibili novax, sono andati al muro contro muro. E' accaduto in un asilo statale nella zona di Treviso. Dopo la scadenza del 10 marzo, la famiglia ha continuato a portare il piccolo a scuola in barba al provvedimento di sospensione. Il preside dell'istituto comprensivo ha minacciato di rivolgersi ai carabinieri. E i genitori hanno risposto tenendo sì il figlio a casa, ma annunciando che faranno ricorso al Tar per chiedere l'annullamento dell'atto. Non hanno la minima intenzione di procedere con le vaccinazioni. Preferiscono avviare la battaglia legale per far rientrare il piccolo in asilo senza le coperture obbligatorie. 
 
IRRIDUCIBILIE' di fatto una battaglia di principio contro la legge Lorenzin che impone ai bambini con meno di sei anni di sottoporsi alle vaccinazioni pediatriche, pena la sospensione da scuola. La vicenda è stata rivelata dalla dirigente dell'ufficio scolastico di Treviso. «C'è ancora qualche irriducibile -conferma Barbara Sardella- la famiglia ha fatto resistenza davanti al provvedimento di sospensione dell'alunno firmato dal preside. Hanno continuato a portare il bambino a scuola. Altri genitori hanno rispettato la sospensione o l'hanno anticipata tenendo direttamente i loro figli a casa. In questo caso non è accaduto. Quel che è certo è che il provvedimento va fatto rispettare». Se una famiglia non lo accetta, l'unica via che ha la scuola è far intervenire le forze dell'ordine. La dirigente dell'ufficio scolastico non scende in ulteriori dettagli.
«CHIAMIAMO I CARABINIERI»A quanto pare, però, nella scuola dell'infanzia in questione è bastato evocare l'arrivo delle forze dell'ordine per indurre i genitori novax a tenere a casa il bambino non vaccinato. Fatto sta che non è ancora finita. «Ci sono state delle opposizioni a livello legale -rivela Sardella- per contrastare un provvedimento di sospensione non si può che fare ricorso al Tar». E adesso si apre la battaglia legale. A livello generale sono quasi 600 gli alunni delle scuole del trevigiano con meno di sei anni che non hanno fatto nemmeno un vaccino. La maggior parte delle famiglie novax li ha tenuti direttamente a casa, magari sperando in una revisione dell'obbligo vaccinale, pronto a essere ridiscusso in Parlamento attraverso un disegno di legge firmato, tra gli altri, anche da Sonia Fregolent, senatrice della Lega e sindaco di Sernaglia. 
CALO EVIDENTELo conferma pure la Fism, la federazione della materne paritarie, che registra un calo degli iscritti pari al 7%. Tanto che il gruppo, complice anche l'inesorabile calo demografico, sta sviluppando l'idea di accorpare alcuni asili. In primis a livello di gestione. Ma non si esclude nemmeno di raggruppare più scuole sotto lo stesso tetto. I genitori hanno avuto tempo fino al 10 marzo per presentare agli istituti la documentazione attestante l'avvenuta vaccinazione dei bambini. Dopodiché sono fioccati i provvedimenti di sospensione. L'Usl della Marca sta continuando a dare appuntamenti per procedere con le iniezioni. Ormai, però, si è arrivati a uno zoccolo duro difficile da scalfire. «Ci sono degli irriducibili dice Sardella non solo nella zona di Asolo, ma anche nei dintorni di Treviso». Allargando il cerchio a tutti gli under 16, i numeri diventano ancora più grandi. Nella Marca sono quasi 6mila gli inadempienti, su un totale di 136mila. Fermo restando che chi frequenta la scuola dell'obbligo, elementari, medie e superiori, non può essere sospeso. In questi casa scatta solo una multa fino a 500 euro. L'iter relativo alle sanzioni amministrative, però, deve ancora mettersi in moto. 
Mauro Favaro 
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