Tensione nel Golfo Persico, sabotate due petroliere saudite: impennata del greggio

Martedì 14 Maggio 2019
Tensione nel Golfo Persico, sabotate due petroliere saudite: impennata del greggio
(Teleborsa) - Il Ministero dell'Energia saudita ha denunciato che due petroliere sono state attaccate al largo delle coste degli Emirati Arabi Uniti e hanno subito "danni significativi".

Le petroliere saudite sono state attaccate alle sei di domenica mattina, 12 maggio, vicino allo Stretto di Hormuz - snodo nevralgico per le rotte che scendono dai paesi settentrionali, in cui passa il 20 per cento del petrolio che circola nel mondo - mentre si preparavano ad attraversare il Golfo Persico. Lo ha detto il Ministro dell'Energia del regno Khalid al-Falih. L'episodio ha fatto impennare le quotazioni del greggio in apertura di settimana, con il Brent sopra i 70 dollari e il Wti oltre quota 61 dollari al barile.

LA DINAMICA - Nel dettaglio, il Mnistero dell'Energia dell'Arabia Saudita ha affermato che due petroliere saudite sono state prese di mira in un "attacco di sabotaggio" al largo delle coste degli Emirati Arabi Uniti, riportando appunto "danni significativi". Il Ministro Khalid Al-Falih ha detto che le due imbarcazioni sono state attaccate davanti la costa di Fujairah. Una delle petroliere era in rotta verso il regno per essere caricata con petrolio greggio saudita da inviare negli Stati Uniti. "Fortunatamente l'attacco non ha causato vittime né sversamenti di petrolio, ma ha causato danni significativi alle strutture delle due navi", ha dichiarato.

L'OMBRA DELL'IRAN - Gli Stati Uniti avevano diramato una allerta alle navi avvertendo che "l'Iran o suoi delegati" potrebbero prendere di mira il traffico marittimo nella regione.

LO SCONTRO CON TEHERAN -Nelle scorse settimane, il Presidente Donald Trump ha deciso di non rinnovare, alla loro scadenza all'inizio di maggio, le esenzioni per l'import di petrolio iraniano spiegando che la decisione "mira ad azzerare l'export di petrolio iraniano, negando al regime la sua principale fonte di entrate". Gli iraniani, in rappresaglia, avevano minacciato di chiudere lo Stretto di Hormuz.


LA CONDANNA DELLA LEGA ARABA - Arriva, intanto, la condanna della Lega araba che parla di "atti criminali". Lo ha detto il Segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit, in un comunicato sottolineando che si tratta di "gravi violazioni della libertà e dell'integrità delle rotte commerciali di trasporto marittimo". La Lega araba, ha aggiunto, è al fianco degli Emirati e dell'Arabia saudita "con tutte le misure prese per salvaguardare la loro sicurezza e i loro interessi".
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