Salvini è stretto in una morsa: farsi logorare dal M5s o aprire la crisi. Ma la pace non potrà ritornare

Domenica 12 Maggio 2019
28
Caro Direttore,
gli attacchi che di Di Maio e i suoi rivolgono ogni giorno a Salvini e alla Lega, sono tanto indecenti quanto prevedibili. I 5 stelle sono da mesi in emorragia e allora, al grido di mal comune mezzo gaudio, stanno cercando di portare la Lega di Salvini nel pozzo con loro. La Lega avrebbe dovuto porre fine a un governo con questi soggetti, mesi fa, quando era già chiara la traccia iper assistenzialista e priva di qualsiasi logica, di questi fenomeni pentastellati. Due secondo me, sono stati gli sbagli di Salvini, anzitutto allearsi con chi da subito dimostrava segni di squilibrio politico oltre che infantilismo e proponeva il no a tutto. Il secondo quello di essersi dimostrato troppo debole nei confronti di Di Maio, si è infatti sempre fatto tutto ciò che ha deciso il leader M5s: niente Tav, e salvini si è piegato, niente autonomia, e Salvini si è piegato, niente garantismo su Siri, e Salvini si è piegato.


Riccardo Gritti

Caro lettore,
la politica risponde spesso a ragioni che la ragione ignora. Se fino a ieri l'alleanza di governo tra Lega e M5s era innaturale ma si reggeva su un patto programmatico, oggi è diventata ai più incomprensibile. Nel senso che mentre, con cadenza quotidiana, sono evidenti i temi che dividono i due movimenti (praticamente tutti), è assai più difficile comprendere quali siano o dovrebbero essere i temi su cui si dovrebbe e potrebbe fondare la continuità dell'intesa di governo. È chiaro che a 15 giorni dal voto delle Europee e delle comunali non si può immaginare una crisi di governo, ma, arrivati a questo punto, è anche un po' difficile pensare che dopo la guerriglia e i bombardamenti di queste settimane, tra penta stellati e leghisti scoppi di nuovo la pace. Gli scontri di queste settimane non possono essere archiviati con una stretta di mano o con una revisione del contratto. Lo scontro sull'autonomia, la vicenda Siri, le polemiche sui migranti dimostrano che troppo profonde sono le differenze, troppo diverso è il dna di queste due forze politiche per poter immaginare un accordo di legislatura. Una crisi di governo è sempre un'incognita: si sa come inizia e mai come finisce. Salvini teme questo, ha paura di finire nel tritacarne delle manovre di Palazzo. Ma l'alternativa è farsi logorare dai 5stelle come sta accadendo in questi giorni e come i sondaggi già segnalano in modo chiaro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci