Charlie, quattro zampe di gioia per gli anziani

Domenica 12 Maggio 2019 di Lorenzo Padovan
Charlie, quattro zampe di gioia per gli anziani
2
SPILIMBERGO - Negli ultimi anni è entrata sempre più spesso nel linguaggio comune: la pet therapy è una pratica terapeutica basata sul contatto fisico ed emotivo tra paziente e animale. Letteralmente terapia dell'animale da affezione. Anche alla Casa per anziani di Spilimbergo da qualche settimana è iniziata una terapia grazie alla volontaria Patrizia Leonarduzzi e al suo Charlie, subito ribattezzato da qualche ospite Carlin, molto più vicino alla marilenghe che gli ospiti sono soliti usare. I risultati sono stati, a detta di tutti, strabilianti: numerosi anziani hanno iniziato ad interagire con l'animale in maniera intima, compresi soggetti che da tempo non sembravano più avere  interessi per alcune delle attività proposte da una struttura che è all'avanguardia per le iniziative di animazione e di coinvolgimento dei propri ospiti, che porta avanti ormai da anni.
UN RAPPORTO SPECIALE«È sempre un momento molto delicato ed emozionante - fa sapere la proprietaria di Charlie -: fin da quando entriamo, si instaura un rapporto speciale. All'inizio poteva esserci il timore che il colore nero come la pece del manto del mio cane potesse essere un deterrente allo scopo. Al contrario: è una mascotte per tutti, dagli anziani al personale, sempre disponibile, che ci coccola non appena varchiamo le porte della struttura». Leonarduzzi ricorda che la pet terapy impostata con Carlin non è frutto di improvvisazione, ma che conduttrice e animale hanno seguito specifici corsi di formazione e si adeguano a rigidi standard, concordati con la direzione della struttura, che sorveglia sempre con attenzione il rispetto dei protocolli sanitari, per la migliore riuscita del progetto, il quale si basa esclusivamente sul volontariato. 
TERAPIA A QUATTRO ZAMPEL'efficacia della dog terapy deriva dal fatto che - secondo gli studiosi - i cani sono in grado di dare affetto spontaneamente e sinceramente, senza alcun pregiudizio, condizionamento o falsificazione. Nessun meccanismo psicologico difensivo, di calcolo o interesse, entra in gioco in loro quando decidono di stabilire con l'umano un rapporto affettivo. Inoltre, i cani sono in grado di leggere il linguaggio corporeo dell'uomo e di percepirne lo stato emotivo attraverso le sue secrezioni ormonali: ansia o preoccupazione, paura o tristezza.
Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci