La competenza in chi governa è importante. Ma se è al servizio di politiche buone ed efficaci

Venerdì 10 Maggio 2019
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Egregio direttore
la democrazia è una splendida cosa, ma tutto dipende da chi e come si esercita il potere. Con la divisione dei poteri si è allentato il rischio di una dittatura, rimane, però, il rischio che i vertici non siano all'altezza dei compiti che il popolo sovrano ha loro delegato. Nel presente governo manca la delega perché l'esecutivo è nato per contratto, e la sovranità del popolo è stata a forza accantonata. Mancano politici seri, onesti e preparati, e pure educati nel loro ruolo di esprimersi e di agire. Si naviga a vista in un populismo imperante, allontanandosi dal miracolo della Costituente, al varo cioè di una Carta costituzionale ricca di democrazia e buon senso. Oggi il Paese vive in un profondissimo mutamento in senso negativo. Gli eletti mancano di precedenti esperienze politico-amministrative e così pure esperienze professionali o di lavoro. Si demonizza il concetto stesso di élite e ogni forma di competenza e si esalta l'inesperienza.

Giuliano Paganin
San Pietro in Gu (Padova)


Caro lettore, 
non so se la democrazia sia davvero una splendida cosa. Come Churchill preferisco pensare che abbia molti difetti, ma continui ad essere la miglior forma di governo finora sperimentata. Un fatto è però certo: la democrazia si fonda sul consenso e sulla facoltà dei cittadini di scegliere chi li deve rappresentare. Lei come molte altre persone lamenta che l'Italia si ritrova oggi con una classe di governo che, almeno in alcuni delle sue componenti, non brilla nè per preparazione, nè per capacità nè per esperienza. Difficile darle torto. Basta rileggersi le dichiarazione di qualche ministro o parlamentare degli ultimi mesi per non aver dubbi al proposito. Ma oltre che stracciarsi le vesti o scandalizzarsi per questo, bisogna anche chiedersi come mai la maggioranza dei cittadini ha scelto queste persone per rappresentarli e come mai, stando almeno ai sondaggi, continua a tributare loro un consenso molto ampio. La risposta credo sia una sola: gli errori di chi li ha preceduti sono stati talmente gravi e numerosi da aver convinto tante persone a cercare e a fare scelte diverse. Perchè la preparazione e la competenza in chi governa sono qualità importanti. ma da sole non bastano. Devono essere al servizio di programmi e strategie politiche efficaci, capaci di dare risposte ai problemi e alle domande dei cittadini. Del resto: nessuno vuole ministri incapaci e alla mercè delle burocrazie ministeriali. Ma tutti ci ricordiamo i disastri combinati da alcuni professori assurti al ruolo di governanti.
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