Noemi, la bimba ferita nella sparatoria di piazza Nazionale una settimana fa, respira da sola e ha aperto gli occhi. La piccola, ricoverata nell'ospedale Santobono, è sveglia e cosciente. Le sue prime parole sono state queste: «Datemi le mie bambole». E nel pomeriggio per lei è arrivato un enorme pacco con dentro una grande casa delle bambole. Intanto è svolta nelle indagini: il sicario che ha sparato alla piccola è stato fermato a Siena.
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Da questa mattinata Noemi «è stata portata ad uno stato di sedazione non profonda e attualmente evidenzia una valida respirazione spontanea, supportata da ossigeno ad alti flussi, senza necessità di ventilazione meccanica». Sono incoraggianti le notizie dal bollettino medico. «Nella giornata di ieri la bambina è stata sottoposta a broncoscopia sia a destra che a sinistra, così da permettere di liberare i bronchi da muchi e coaguli. La prognosi permane riservata. Il prossimo bollettino sarà diramato tra 24 ore.
Intanto la piccola Noemi ha aperto gli occhi, come conseguenza di una sedazione meno profonda di quella a cui era stata sottoposta nei giorni scorsi.
«Grande commozione, grande soddisfazione e gioia per tutti noi». Con queste parole il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Santobono-Pausilipon, Anna Maria Minicucci, ha descritto gli attimi che hanno seguito il risveglio di Noemi. Minicucci parla di «bella pagina per la sanità campana», sottolineando «la massima serietà e competenza dei medici», ma al contempo predica calma «perché da questa giornata ci aspettiamo ancora qualche instabilità e vogliamo essere tranquilli». Ma, «nonostante il riserbo e la prudenza necessari - ha spiegato - ci faceva piacere dare questa bella notizia nello stesso giorno in cui è stato arrestato il presunto responsabile di questa vicenda, grazie al grande lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura». Nei prossimi giorni si terrà probabilmente una conferenza stampa «nella quale spiegheremo tutto quello che abbiamo fatto e, se vorranno, potranno essere presenti anche i genitori di Noemi, ai quali in questi giorni abbiamo garantito tranquillità e accoglienza, rispettando il silenzio dignitoso di tutta la famiglia della piccola. Anche questo - ha concluso Minicucci - è per noi motivo di grande soddisfazione».