Tangenti in Lombardia, Fontana indagato allarma la Lega. «Favori all'ex socio»

Giovedì 9 Maggio 2019 di Claudia Guasco
Tangenti in Lombardia, Fontana indagato allarma la Lega. «Favori all'ex socio»

La prova documentale dell'abuso d'ufficio da parte del governatore della Lombardia Attilio Fontana, sostengono i pm, è la delibera di giunta numero 701 del 24 ottobre 2018. È quella con la quale vengono nominati i dodici componenti del Nucleo di valutazione e di verifica degli investimenti pubblici e il primo nome della lista è quello di Luca Marsico, avvocato, ex socio dello studio legale di Fontana. Che a settembre 2018 ha ottenuto un'altra consulenza, questa volta da Trenord, sempre controllata dalla Regione.

AVVISO A COMPARIRE
Ma è con l'incarico di ottobre che il governatore lombardo, indagato, avrebbe violato il principio di imparzialità, perché quel posto non era di nomina «fiduciaria» ma si trattava di un ruolo assegnato tramite un avviso pubblico a cui hanno partecipato circa sessanta candidati. Ieri Fontana ha ricevuto l'informazione di garanzia e l'avviso a comparire per essere ascoltato dai magistrati lunedì prossimo.

«Risponderò puntualmente e serenamente alle domande - annuncia - In queste ore percepisco un particolare impegno di alcuni media nel trascinare il mio nome nel fango. Non temo alcun attacco da parte di chicchessia. Mi rasserena altresì il fatto che tale contestazione nulla ha a che vedere con fenomeni di corruzione». Quanto alla nomina di Marsico, aggiunge, «ribadisco che si è trattato come sempre di una procedura caratterizzata da trasparenza e da assoluta tracciabilità».

Ma l'inchiesta della Dda coordinata dal procuratore aggiunto Alessandra Dolci ha imboccato un'altra direzione: per gli inquirenti Marsico sarebbe stato paracadutato nel Nucleo di valutazione degli investimenti, incarico triennale da 11.500 euro di emolumento all'anno e 185 euro di gettone di presenza ottenuto solo in quanto ex socio di studio del governatore. Malgrado quella nomina fosse passata per un «avviso pubblico» di selezione. Non solo: «Dai curricula e dalle dichiarazioni rese - si legge nella delibera - emerge la mancanza di cause ostative alla nomina, di incompatibilità e di conflitti di interesse». Che invece per i magistrati sussistono e nonostante ciò «è stato lo stesso Fontana a proporre la nomina della lista in giunta, senza nemmeno astenersi o uscire dall'aula durante la votazione».

Gli investigatori sono riusciti ad acquisire formalmente il documento soltanto ieri, dopo aver cercato (senza successo) da fonti aperte e tramite accertamenti quale «soluzione alternativa» il governatore avesse trovato come incarico per l'ex socio una volta rifiutata la proposta corruttiva dell'ex coordinatore provinciale di FI a Varese Gioacchino Caianiello di una consulenza all'Afol, l'agenzia per l'impiego. Fontana, si apprende dagli atti, dopo incontri e telefonate sulla «questione Marsico» aveva declinato la proposta spiegando a Caianiello: «Ho voluto percorrere un'altra strada in modo che abbiamo delle alternative, poi insieme ci troviamo e decidiamo quale sia la migliore». Per l'appunto il nucleo di valutazione, è l'ipotesi dei pm. Nel fratempo però Marsico aveva già ottenuto un incarico: una consulenza da Trenord per «revisione e procedure di audit» da 8.000 euro, collaborazione assegnatogli da Dario Della Ragione, direttore internal audit nonché consigliere della società ferroviaria.

GLI INTERROGATORI
Ieri intanto, nell'ambito dell'inchiesta su tangenti e spartizione degli appalti in Lombardia che ha portato a 43 misure cautelari, si sono svolti i primi interrogatori davanti al gip.

Alessandro Petrone, ormai ex assessore di Gallarate, Gioacchino Caianiello, l'imprenditore Daniele D'alfonso e Pietro Tatarella si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. «Sono innocente, le contestazioni che mi sono state mosse sono infondate, ma ho deciso di dimettermi dal consiglio comunale », ha detto Tatarella. La lettera di dimissioni del golden boy azzurro è già stata spedita a Palazzo Marino.

Ultimo aggiornamento: 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA