La vera tradizione del "bòcolo": non è (solo) un pegno d'amore ma...

Giovedì 25 Aprile 2019
Il "bocolo umano": Venezia 2014
VENEZIA - Il Bòcolo: il bocciuolo di rosa rossa che si usa regalare alle donne, il 25 aprile, giorno di San Marco.

La tradizione del Bòcolo, nata a Venezia, è documentata da oltre un secolo sul Gazzettino e in città ha sempre avuto una diffusione massiccia. Complice l'esodo dei veneziani verso le città della Terraferma, la gentile usanza si sta diffondendo in tutto il Veneto.

Tuttavia, con la diffusione in altre città, spesso la tradizione originaria veneziana viene male interpretata. Viene spesso "banalizzata", il "bocolo" diventa soltanto un gesto d'amore tra innamorati, come se fosse un secondo giorno di San Valentino. Ma non è affatto così.

Il bocolo non è un omaggio che gli innamorati fanno alle loro donne. In realtà la tradizione veneziana del bòcolo non è un omaggio all'amata, ma un omaggio alle donne, a tutte le donne, all'elemento femminile in sè, che porta gioia e vita e bellezza e passione nella vita di tutti.

Certo, offrire il bocolo alla donna amata, alla moglie, alla morosa, il 25 aprile a Venezia è praticamente obbligatorio. Se non lo si facesse, la si offenderebbe.

Ma nella tradizione veneziana, Il bòcolo non si deve soltanto alla donna amata, alla moglie, alla fidanzata, alla compagna, all'amante. Ma anche all'amica-amica, alla mamma, alla nonna, alla figlia (finché della bisogna non s'incarichi qualche moroso), alla compagna di scuola o di lavoro, alla donna con la quale, per qualsiasi motivo, anche di lavoro, si abbia appuntamento il 25 d'aprile. Se due coppie si danno appuntamento a cena il 25 aprile, gli uomini, che hanno già donato il bocolo alla propria compagna, si presentano alla cena con un altro bocolo, per la moglie dell'amico. Nei luoghi di lavoro, in genere si fa una colletta per far avere un bocolo a tutte le colleghe. Ci sono associazioni che ne portano uno a tutte le signore nelle case di riposo.

Insomma, nessuna donna deve restare senza bòcolo il giorno di San Marco.
Questa è la tradizione veneziana.
Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 11:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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