Da operaio ad allevatore di lumache: «Ecco come è cambiata la mia vita»

Giovedì 25 Aprile 2019 di Maria Elena Pattaro
Da operaio ad allevatore di lumache: «Ecco come è cambiata la mia vita»
SANT’URBANO - Da operaio metalmeccanico ad allevatore di lumache. Con la bava estratta dalle sue “piccole amiche”, 30 litri l’anno, Sandro Crivellaro, 37enne di Sant’Urbano produce cosmetici e integratori che vende in tutta Italia con il suo brand “BL”. Il progetto gli ha permesso di realizzare un sogno coltivato fin da bambino, e di vincere il premio per l’innovazione al Salone Smau di Padova, dove è stato presentato come punta di diamante dai Giovani di Confagricoltura Padova.
 
PASSIONE
Diplomato all’Ipsia di Rovigo, finita la scuola Crivellaro ha trovato impiego in un’azienda metalmeccanica, ma la passione nutrita fin da piccolo per l’agricoltura e gli animali è tornata a farsi sentire. Così, qualche anno fa, si è licenziato ed ha avviato una propria attività in campagna, entrando anche a far parte dei Giovani di Confagricoltura. «Innovare e creare qualcosa di unico è sempre stato il mio pensiero fisso - racconta - così ho pensato all’allevamento di lumache, una coltura emergente. Non è stato facile. Non si tratta di coltivare semplicemente un terreno e poi farci vivere degli animali: bisogna conoscere la composizione del suolo, capire quali sono le piante più idonee, creare un habitat adatto irrigando costantemente e senza sbalzi termici. Le lumache sono animali delicati: possono essere prede di uccelli, ammalarsi se ci sono ristagni di acqua e soffrire per le lunghe e afose estati della pianura».
RITMI NATURALI
La sua azienda è di 6 ettari, di cui 5,5 adibiti a fienagione, il resto all’allevamento di chiocciole. «Una volta costruito l’allevamento, mi sono specializzato nell’estrazione della bava a uso cosmetico - spiega - La particolarità del mio progetto è l’estrazione della bava in modo esclusivamente manuale, seguendo i ritmi naturali delle chiocciole. Questo sistema permette di non danneggiare e non stressare le nostre piccole amiche. Inoltre l’ambiente è completamente naturale: non uso mangimi né erbicidi. Questa materia prima d’eccellenza, circa 30 litri di bava all’anno, viene lavorata da un’azienda terza e utilizzata nei prodotti a mio brand, venduti in tutta Italia sia a privati, che ad aziende come farmacie, parafarmacie, erboristerie e negozi di cosmetici. Si tratta di integratori, ad esempio per la tosse, e di prodotti usati nella cura del viso e del corpo. La bava di lumaca, grazie al suo alto concentrato di vitamine, proteine e acido ialuronico ha poteri rigeneranti, ristrutturanti, esfoliativi e lenitivi, riparando i tessuti e donando sollievo anche in caso di ustioni».
Progetti per il futuro? «Vorrei rendere il brand cosmetico alla portata di tutti e creare anche prodotti specifici foraggeri per l’alimentazione degli animali. Per ora non ho dipendenti: fare il coltivatore non è facile. Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e i frutti si vedono solo dopo mesi e mesi di duro lavoro».
Maria Elena Pattaro
Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 21:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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