In 250 per la “rogazione” torna la tradizione dell'antica processione

Giovedì 25 Aprile 2019 di Federica Florian
La Rogazione Maggiore che si è svolta lo scorso anno: appuntamento anche oggi dalle 8.30 da Villa delle Magnolie
Anche quest’anno l’Università dell’Età libera ha proposto alla parrocchia di Monastier di ripristinare la rogazione maggiore  del 25 aprile, un rito antico di preghiera che veniva svolto nelle campagne per implorare la benedizione divina. «Monsignor Luigi Dal Bello – spiega Erminia Zamuner, presidente dell’Università dell’Età libera, associazione che svolge le sue lezioni nell’auditorium del centro servizi agli anziani Villa delle Magnolie di Monastier - ha accolto con entusiasmo e devozione l’iniziativa, che anno dopo anno registra molto successo di partecipanti, ogni edizione sempre di più, oltre 250 persone, fra cui molte giovani famiglie con bambini. Anche scolaresche con cartelloni preparati in aula con le maestre».
   La processione partirà stamattina alle 8.30 con ritrovo a Villa delle Magnolie; poi si seguirà il percorso lungo la stradina sterrata dietro al cimitero, per finire al chiostro di Villa Ninni Riva, all’ex abbazia benedettina di Santa Maria del Pero, che ospiterà i devoti per la tradizionale merenda a base di uova sode, pane, salame e formaggio, come si faceva un tempo. Questo rito delle Rogazioni, risalente al 600 dopo Cristo – continua Zamuner - veniva svolto nelle nostre campagne per implorare da Dio i beni spirituali e chiedere protezione e benedizione sui prodotti della terra, delle acque, della città e dei paesi. Una speciale processione in cui si cantano le litanie dei Santi e altre preghiere contro la fame. Il che, «traslato nel mondo odierno, simbolicamente significa oggi propiziarsi il reddito da lavoro e difendersi dalle cattiverie umane. Riproponendo le Rogazioni, vorremmo trasmettere i nostri valori e le nostre tradizioni culturali e religiose. Nell’attività di preparazione delle Rogazioni vengono coinvolti anche gli anziani residenti di Villa delle Magnolie, che preparano delle semplici croci di legno di potature, che ogni pellegrino porta al collo durante la processione e che poi appenderà agli alberi di casa per propiziare buoni raccolti e difesa dalle avversità dei fenomeni naturali.
Ultimo aggiornamento: 13:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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