VENEZIA Ha lasciato la spiegazione in un biglietto sequestrato martedì dai carabinieri. E in quelle poche righe Eleonora Rioda, 35 anni, ha spiegato alla sua famiglia e a chi le stava accanto come non ce la facesse più e la scelta di uscire di scena nel giorno di Pasqua, nella sua casa alla Giudecca. Da sola. Da un po’ di tempo infatti Eleonora, fondatrice dell’agenzia Venice First, aveva gravi problemi di salute che nelle ultime settimane si erano acuiti.
Per questo mentre all’esterno appariva sempre la solita, sorridente e pimpante Eleonora, dentro di sé stava maturando la decisione messa in atto domenica, andandosene in punta di piedi, nell’ombra, lei che era diventata un volto e un nome noto non solo in città per essersi guadagnata il successo e la stima di nomi importanti dello sport e dello spettacolo come organizzatrice di feste e wedding planner: sua la regia delle nozze tra la modella mestrina Alice Campello e il calciatore Alvaro Morata, ex Juventus, Chelsea e Real Madrid. Non solo loro però, perché la lista dei clienti che Eleonora Rioda e la sua Venice First erano riusciti ad accaparrarsi era da urlo: Tom Cruise, Owen Wilson, Denzel Washington, Angelina Jolie, Tom Hanks, Robert De Niro, Robert Downey Jr, Steven Spielberg, Will Smith, Ben Stiller, Jamie Fox, Larry Gagosian, Kirtsen Dunst, Uma Thurman, Alfonso Cuaron, Joel Silverand e Oliver Stone. Solo per citare i nomi più noti del jet set.
IL «CINGUETTIO» RICORDO
Mentre il funerale di Eleonora Rioda è stato fissato per sabato mattina alle 12 nella chiesa di San Michele in Isola, dov’è il cimitero di Venezia e dove poi la giovane imprenditrice verrà seppellita, la grande vetrina dei social rilancia la notizia della morte della wedding planner.
La sua bacheca Facebook, all’inizio costellata di messaggi di cordoglio, è stata pian piano “ripulita” con l’intento di «ricordare Eleonora sorridente, com’era sempre stata», scriveva un utente. Nessun messaggio invece sui canali ufficiali della Venice First, l’agenzia fondata da Eleonora che poi nel pomeriggio ha diffuso un nota chiedendo «rispetto per la memoria di Eleonora e dei suoi cari» e ricordando «l’entusiasmo per la vita, il lavoro e Venezia che hanno sempre contraddistinto la nostra fondatrice». Impossibile, però, che una notizia legata ad un nome simile restasse confinata soltanto in laguna. Con il passare delle ore infatti i link con la notizia della morte a Venezia di Eleonora Rioda si sono susseguiti sui social. Alle 17 è arrivato un tweet del Real Madrid con le foto di Eleonora Riota, Alvaro Morata e Alice Campello a ricordare l’«affascinante imprenditrice», come l’ha definita l’account Twitter della Casa Blanca. Poi, uno dietro l’altro, i cinguettii di giornali di tutto il mondo: Mirror, Indian Times Post, The Sun. Oltre al ricordo della sua collega Serena Obert, wedding planner torinese, che postando una foto di Eleonora all’opera ha commentato: «il suo sorriso si è spento per sempre. Rip.». Tanti anche i ricordi di persone che non la conoscevano, ma che avevano sognato vedendo le foto degli eventi organizzati da una giovane imprenditrice emigrata e tornata in laguna per realizzare qui il suo sogno. Diventato realtà nel maggio 2011 con il mega-matrimonio indiano al San Clemente. Settantadue ore ininterrotte di feste, occupati diversi luoghi tra i più belli di Venezia. Ci sono perfino due elefanti, asiatici naturalmente, e un dirigibile.
Sos Suicidi. Sono attivi alcuni numeri verdi a cui chiunque può rivolgersi per avere supporto e aiuto psicologico:
Telefono Amico 199.284.284
Telefono Azzurro 1.96.96
Progetto InOltre 800.334.343
De Leo Fund 800.168.768
