Gli rubano il casco dello zio morto in un incidente: «Ridatemelo, è il ricordo di un legame profondo»

Martedì 23 Aprile 2019 di Lucia Russo
Gli rubano il casco dello zio morto in un incidente: «Ridatemelo, è il ricordo di un legame profondo»
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CASTELFRANCO - Gli rubano il casco che gli era stato donato dallo zio morto in un incidente stradale: appello perché i ladri si mettano la mano sul cuore e lo restituiscano. Il furto è avvenuto al bowling di Castelfranco, dove è stato rubato il casco a un motociclista 16enne. «Quel casco per noi ha un valore affettivo inestimabile, ridatecelo». Sono le parole della famiglia del ragazzino al quale il casco era stato regalato dallo zio, Antonio Macrí, morto in un incidente in moto lo scorso 25 marzo. «Quel casco ci ricorda mia fratello - dice Silvia Macrí, mamma del 16enne -. Questa Pasqua era la prima senza Antonio. Siamo ancora sconvolti, ci manca ogni giorno. Antonio e mio figlio erano molto legati, condividevano la passione per le moto e per Valentino Rossi».
 
IL COLPOIl casco è stato rubato al 16enne tra le 21 e le 23 del 21 aprile, nel park del bowling. Antonio lo aveva donato al nipote come simbolo di affetto e della loro passione per le due ruote. Un casco particolare, uguale a quello del loro idolo Valentino Rossi, con disegnata la tartaruga e il numero 46. «Quando mio figlio è tornato a casa era amareggiato e furioso - spiega Silvia -. Dopo la partita con gli amici era tornato a prendere lo scooter e ha trovato la catena tranciata e il casco non c'era più. Ha pensato allo scherzo di un amico ma ha subito capito che non era così. E gli è crollato il mondo addosso». Antonio Macrí aveva scelto con molta cura il regalo per il nipote, ispirandosi al loro amore per le moto. Ed era stata proprio la passione per i bolidi a due ruote, la prima domenica di primavera, a tendergli un agguato mortale tra la zona industriale di Vedelago e Castelfranco, all'altezza della pizzeria LV, mentre viaggiava con una Ducati 1199 Panigale rossa. Fatale uno scontro con la Bmw guidata da una 37enne castellana. Antonio era molto prudente e aveva trasmesso quel rispetto delle regole al nipote, insieme all'amore per il motociclismo.
DONO SPECIALEE il casco rappresentava quel legame tra zio e nipote. «Per noi è importante riaverlo - dice ancora Silvia -. Chi lo ha preso lo può riportare al bowling anche in forma anonima. Mio figlio è andato anche dai gestori del bowling a chiedere se ci fossero le telecamere nel parcheggio per risalire al colpevole». Solo il casco del 16enne è stato rubato, mentre il ladro ha ignorato quelli degli amici che erano con lui. «A noi non interessa sapere chi lo ha preso, ci basta riaverlo - conclude Silvia -. Oggi andremo a sporgere denuncia, nel frattempo chi lo trova lo può riportare al bowling, noi andremo a prenderlo lí».
Lucia Russo 

Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 11:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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