Morta Francesca Susanna, architetto della Provincia di Treviso

Martedì 23 Aprile 2019 di Elena Filini
Morta Francesca Susanna, architetto della Provincia di Treviso
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TREVISO - Francesca voleva vedere il mare, ridere con le amiche, passeggiare con il marito in centro, vivere la vita che amava. E l'ha fatto fino all'ultimo. Con forza e con fermezza. Sapeva che si trattava di un conto alla rovescia. Ma non ne parlava, cercava di dare coraggio a Jego, al figlio Carlo e a quella rete saldissima di amici che l'ha sostenuta nella malattia. Due anni e 4 mesi. E la mattina di Pasqua, alle 6, ha chiuso gli occhi per sempre. A casa, vicina ai suoi affetti. Come avrebbe desiderato. Aveva 59 anni. La Provincia di Treviso ha perso un valido architetto, l'attuale responsabile dell'Ufficio Beni culturali. La città ha perso il sorriso e la passione di Francesca Susanna. «Abbiamo vissuto 43 anni insieme, ci siamo laureati insieme. Sapevamo che mancava poco, speravamo in un altro mese -dice il marito-. Voleva vedere i sassi di Matera, stavamo organizzando il viaggio. Purtroppo non è stato possibile».
 
CAPARBIA
Laureata a Venezia col marito Jego Bortoletto nel 1982, Francesca Susanna aveva iniziato in Regione per poi scegliere la Provincia di Treviso dove era diventata responsabile dell'Ufficio Beni Culturali mentre il marito aveva vinto il concorso all'urbanistica in Comune. La coppia ha un figlio, Carlo, di 29 anni. Poco più di due anni fa le prime analisi sballate e la diagnosi: iniziano le cure tra gli ospedali di Treviso e Trento. E nel novembre 2017 la battaglia sembra vinta. «Francesca volle fare una festa da Adelio, il nostro ristorantino del cuore in via Montello. Era raggiante». Poi la malattia riappare, ricominciano le cure fino all'annuncio, un mese fa: la chemio non sta più facendo effetto. «Dopo il primo comprensibile smarrimento, Francesca aveva deciso di non abbattersi. Facciamo tutto ciò che riusciamo, mi aveva raccomandato». Avevano sdoganato la sedia a rotelle per passeggiare in città, le amiche la portavano in laguna a vedere il mare e fuori a pranzo. «Voleva stare a casa propria, con le persone a cui voleva bene. E progettava viaggi e acquisti, era ammirevole e coraggiosa». Fino a giovedì scorso: lì inizia una discesa verticale.
L'EPILOGO TRAGICOFino al mattino di Pasqua. «A nostro figlio ha sempre ripetuto di compiere scelte indipendenti, di vivere al meglio la sua vita. A me e ai nostri meravigliosi amici ricordava sempre di vivere e amare. Ma sarà davvero difficile senza di lei, abbiamo condiviso ogni cosa». A dare voce al cordoglio di amici e colleghi è Carlo Rapicavoli, direttore dell'Anci: «Francesca era una professionista di grande cultura e disponibilità, sicuro punto di riferimento per tutti i colleghi dell'ufficio e per l'Amministrazione. Ha combattuto l'ultima battaglia con grande forza d'animo e positività. Un esempio per tutti». I funerali saranno celebrati con probabilità venerdì pomeriggio a Santa Maria Maddalena. Ad officiare padre Andrea Massarin, guardiano della comunità dei frati di San Francesco.
Elena Filini 
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