Sri Lanka, 24 arresti per la strage di Pasqua: «Jihadisti locali aiutati da rete internazionale»

Domenica 21 Aprile 2019
Sri Lanka, esplosioni in chiese e hotel: 290 morti, 500 feriti. «Terrorismo, arrestate sette persone»

Ci sarebbe un gruppo di jihadisti locali dietro la Pasqua di sangue nello Sri Lanka. Lo annuncia il governo precisando che si tratta del National Thowheed Jamath. Il governo, secondo quanto riportato dai media locali, ha anche ammesso grosse falle nella sua intelligence.

«Vorrei esprimere nuovamente la mia fraterna vicinanza al popolo dello Sri Lanka.

Sono molto vicino al cardinale Malcolm Ranjith Patabendige e a tutta la Chiesa di Colombo. Prego per le numerosissime vittime» e invito a «non esitare a dare tutto l'aiuto necessario. Auspico altrettanto che tutti condannino questi atti terroristici disumani e mai giustificabili». Lo ha detto il Papa al Regina Coeli.

I sanguinari attacchi sono stati sferrati da un gruppo locale con l'aiuto di una rete internazionale, secondo quanto sostiene il sottosegretario al governo Rajitha Senaratne. «Non crediamo che gli attacchi possano essere stati portati avanti solo da un gruppo di questo paese. C'è una rete internazionale senza la quale questi attacchi non sarebbero riusciti», ha detto secondo quanto riportato dal Guardian. 

La dinamica
Sei esplosioni simultanee si sono verificate durante la mattinata di ieri in chiese e hotel della capitale Colombo e della città di Negombo, provocando – al momento – almeno 290 morti accertati nello stato a sud dell'India. Tra le vittime sarebbero presenti anche 36 stranieri. Oltre 500 i feritiI tre hotel colpiti dalle esplosioni nella capitale dello Sri Lanka sono lo Shangri-La, il Kingsbury Hotel e il Cinnamon Grand. E una settima esplosione ha scosso lo Sri Lanka: questa è avvenuta a Dehiwala, un sobborgo alla periferia della capitale Colombo. Una ottava esplosione, invece, ha colpito lo Sri Lanka: è avvenuta a Dematagoda, un sobborgo della capitale Colombo. È salito a 24 il numero delle persone sospette arrestate nell'ambito delle indagini sugli attentati di ieri nello Sri Lanka.

 

Il governo dello Sri Lanka ha convocato una riunione di emergenza, che è stata presieduta dal premier Ranil Wickremesing, dopo le esplosioni che hanno colpito il paese. Il presidente dello Sri Lanka Maithripala Sirisena ha detto che le forze armate e la polizia hanno avviato delle indagini per accertare le responsabilità degli attacchi. «Stiamo cercando di individuare chi è all'origine di questi attacchi», ha detto Sirisena chiedendo alla popolazione di mantenere la calma. Tra i feriti ci sono anche cittadini stranieri che soggiornavano nei tre hotel a cinque stelle: Cinnamon Grand, Kingsbury e Shangri-La, situata nel cuore di Colombo.

Il presidente dello Sri Lanka, Maithripala Sirisena, ha diffuso una dichiarazione in cui invita la popolazione alla calma e a collaborare con le autorità nelle loro indagini sugli attentati di questa mattina contro chiese e hotel del Paese. Da parte sua, il premier Ranil Wickremesinghe ha convocato un consiglio dei ministri di emergenza ed ha «condannato con forza» gli attacchi.

Il capo della polizia dello Sri Lanka aveva messo in guardia, 10 giorni fa, contro possibili attentati kamikaze a «chiese di rilievo» del Paese: lo scrive il giornale The Irish Sun. Come è emerso questa mattina, almeno due dei sei attacchi odierni contro chiese e hotel sono stati eseguiti da attentatori kamikaze. Il governo dello Sri Lanka ha deciso di imporre il coprifuoco.




«Nella domenica di Pasqua la notizia degli attentati in Sri Lanka contro Chiese, fedeli e turisti mi coglie addolorato e sinceramente preoccupato da questa nuova deriva d'odio. Dal Governo italiano un pensiero alle famiglie di queste vittime innocenti e ai feriti». Lo scrive su twitter il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

 
 «Ho appreso con sdegno e profonda tristezza la notizia dell'efferato attentato che nelle ultime ore ha insanguinato lo Sri Lanka, causando numerosissime vittime anche tra fedeli inermi riuniti per celebrare la Pasqua. In queste drammatiche ore, interprete dei sentimenti degli italiani, desidero far giungere a Lei e all'amico popolo dello Sri Lanka le più sincere espressioni di cordoglio e di condanna di questo vile gesto di insensata violenza». Lo afferma Sergio Mattarella, in un messaggio al Presidente Maithripala Sirisena.

Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi si è detto, in un tweet, «molto colpito dagli efferati attentati in #SriLanka, odiosamente perpetrati nel giorno di Pasqua. Esprimo profondo cordoglio per le tante vittime innocenti e sentita vicinanza alle loro famiglie. L'Italia si stringe al governo del Sri Lanka in questo tragico momento».

Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 12:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA