Stanga, scatta la ronda: trovato subito un bivacco con refurtiva

Domenica 21 Aprile 2019 di Marco Aldighieri
I resti del bivacco trovati alla Stanga dalla ronda di residenti
PADOVA - La promessa è stata mantenuta: ieri notte i residenti della Stanga hanno pattugliato il loro quartiere a piedi. E così sono tornate le ronde stile Carroccio e la sicurezza fai da te. Una esigenza scattata dopo l’ennesima raffica di spaccate sulle auto in sosta con l’utilizzo di tombini in ghisa. Gli abitanti, capeggiati dal comitato Stanga, hanno passato al setaccio le strade del quartiere scoprendo tre bivacchi e parte della refurtiva rubata da un furgone posteggiato all’interno di un giardino condominiale. Al momento hanno partecipato solo in sei, ma il numero sembra destinato ad aumentare.
GLI ACCAMPAMENTI ABUSIVI
I residenti in passeggiata, a partire dalle 23 fino alle 3 di notte, hanno perlustrato soprattutto le vie Dabormida, Nicotera e Arimondi. Il quadrilatero, nel cuore della Stanga, dove si sono registrate le maggiori spaccate con i chiusini in ghisa ai danni delle macchine parcheggiate. E durante i loro controlli gli abitanti, “armati” solo di telefono cellulare da utilizzare in caso di emergenza per chiamare carabinieri o polizia, hanno scoperto tre bivacchi. Due all’interno di un’area verde incolta proprio a un passo da via Dabormida, e un terzo sotto il cavalcavia Friburgo poco distante. A terra vecchi materassi, coperte lise, resti di cibo, tracce di fuochi e un paio di biciclette perfettamente funzionanti. Secondo i “rondisti” gli inquilini dei tre accampamenti abusivi, sarebbero alcuni cittadini nordafricani. «Da quanto ci risulta - ha dichiarato Paolo Manfrin presidente del comitato Stanga - in quei bivacchi mangiano e dormono alcuni maghrebini. Non sono spacciatori, ma tossicodipendenti e per vivere rubano».
LA REFURTIVA
A pochi metri da una di queste mini tendopoli, i residenti in passeggiata hanno trovato parte della refurtiva rubata all’interno di un furgone posteggiato in un giardino condominiale. I finestrini del mezzo, venerdì notte, sono stati polverizzati con un tombino e i malviventi hanno arraffato numerosi capi di abbigliamento tra cui diversi giubbetti in pelle di marca. Il furto è stato segnalato alla polizia. «Per il primo controllo del territorio - ha concluso Manfrin - ci siamo trovati solo in sei, ma in molti ci hanno contattato per partecipare al prossimo. È arrivato il momento di dire basta, soprattutto noi residenti della Stanga abbiamo pagato per anni sulla nostra pelle il degrado e la microcriminalità. Siamo stanchi e abbiamo anche noi il diritto di avere la nostra sicurezza». 
Marco Aldighieri
Ultimo aggiornamento: 11:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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