SuperEnalotto di beneficienza al bar dello Sport col "sistema" diviso

Giovedì 18 Aprile 2019 di Ivan Malfatto
SuperEnalotto di beneficienza al bar dello Sport col "sistema" diviso
LENDINARA - Come ti trasformo le vincite al SuperEnalotto in uno strumento di solidarietà e socialità. Chi s'interessa al fenomeno del gioco può fare un salto al Bar Sport di Valdentro, una frazione di Lendinara, località in provincia di Rovigo, per scoprirlo.
Il vulcanico titolare Fabrizio Berto, 64 anni, solo Bicio per i compaesani, si è inventato il modo di finanziare l'attività dell'associazione Olga di Lendinara, organizzatrice di vacanze terapeutiche per i bambini bielorussi colpiti dalla catastrofe di Chernobyl, grazie alle donazioni di piccole vincite realizzate dai giocatori nella sua ricevitoria. Appassionato di sport, ha messo a frutto gli anni passati a giocare fin da ragazzo le schedine del Totocalcio con gli amici, lanciando tra i clienti una sorta di sistema della solidarietà.
SESSANTASEI QUOTE «Da due anni all'estrazione del sabato proponiamo agli appassionati un sistema del SuperEnalotto che viene suddiviso in sessantasei quote da cinque euro l'una - racconta Bicio - Le vincite sono frequenti, ma irrisorie, dovendole dividere per sessantasei. Proponiamo perciò ai clienti di lasciarle a disposizione di Olga, conservando la soddisfazione della vincita al gioco, ma destinandola in solidarietà. C'è chi lascia tutto, chi una parte, chi solo gli spiccioli». Il metodo funziona. La maggior parte dei giocatori aderisce liberamente e con entusiasmo. Anche grazie alla rendicontazione precisa al centesimo e trasparente di Berto, ragioniere pentito (nel senso che si è diplomato, ma poi ha fatto tutt'altro), messa a disposizione di tutti. I soldi sono conservati in una matrioska che il gestore tiene dietro al bancone. La vincita più alta è stata fatta proprio una settimana e mezza fa, sabato 6 aprile. Il sistema della solidarietà ha fruttato 12 euro e 35 centesimi per ogni quota. «La maggior parte dei giocatori quel giorno - afferma soddisfatto il titolare del bar - l'ha devoluta in beneficenza all'associazione Olga per l'attività a favore dei bambini bielorussi. Informato della vincita un po' più alta del solito, il presidente Marzio Ortolani si è congratulato con tutti coloro che sono stati generosi nei confronti della sua realtà».
Al Bar Sport si è così creata una sorta di comunità pro Olga. La quale il sabato con un occhio guarda trepidante ai numeri estratti, sperando escano quelli del sistema. Con l'altro osserva compiaciuta le iniziative fatte quando i bambini bielorussi vengono a trascorre le vacanze in Italia, per disintossicarsi dalle conseguenze delle radiazioni nucleari uscite dal disastro di Chernobyl, accaduto il 26 aprile 1986, ma del quale le popolazioni pagano ancora le conseguenze. L'associazione ospita per un mese l'anno una ventina di piccoli, in tre gruppi, nell'ex scuola elementare di Treponti, altra frazione di Lendinara.
2.500 EURO L'ANNO SCORSO «Il primo anno del sistema - continua Berto - abbiamo raccolto circa 2.500 euro. Quest'anno ci siamo vicini e speriamo di superarli. Una parte dei soldi è data ad Olga per le attività. Una parte è usata, insieme ai prodotti offerti dai negozianti locali, per organizzare con la Pro Loco di Villanova del Ghebbo la festa d'estate per questi bambini, dove coinvolgiamo anche le giovani rugbiste di diverse società del Polesine, ospitate dal Rugby camp di Badia. Usiamo il ricavato anche per cene o iniziative paesane di beneficenza, grazie alle quali facciamo donazioni anche alla parrocchia».
La prossima è in programma venerdì 3 maggio. «L'abbiamo chiamata Cena... con l'asparago - conclude Bicio - Anche qui raccoglieremo fondi per Olga, la Pro Loco e la parrocchia».

 
Ultimo aggiornamento: 14:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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