NERVESA - In 450 ieri in riva al Piave a Nervesa per le riprese della nuova serie sul Papa: set blindato con posti di blocco dall'alba La scena con John Malkovich. «Ci hanno vestito da suore, preti, fedeli e gendarmi: alla fine il regista ci ha applaudito»
«Sorrentino? Una persona molto garbata. Malkovich? Un attore carismatico anche da lontano». Le sensazioni delle comparse, che ieri a Nervesa hanno preso parte ad alcune riprese della fiction The New Pope diretta dal celebre regista premio Oscar Paolo Sorrentino, coincidono le une con le altre. I 450 che, dopo il casting dei giorni scorsi a Treviso, ha avuto la fortuna di essere scelti per andare sul Montello a girare una delle ultime scene della serie targata Sky, hanno così visto ripagata una vera e propria alzataccia. C'è stato infatti chi, pur avendo sentito suonare la sveglia alle 4 del mattino, al termine delle riprese si è mostrato sorridente e fresco come una rosa. Come la padovana Sveva, che assieme alla vicentina di Thiene Stefania e alle trevigiane Gaia e Simonetta hanno indossato i panni delle suore, oppure Rossella di Fregona, una delle crocerossine. Tutte stupite per essere state scelte, si sono godute l'intera giornata sul set, pur nella brevità del momento clou.
LE STORIE Stefania, un po' la portavoce delle colleghe avendo già avuto qualche piccola esperienza, racconta i particolari della scena girata nei pressi del greto del Piave, che nel canovaccio della fiction è ambientata a Lourdes: «Abbiamo fatto quello che ci hanno chiesto. Non eravamo vicinissime a John Malkovich, il New Pope della serie, ma il magnetismo che emanava dal volto e anche con la voce era molto evidente, pure da distante. Tutti stanno aspettando con trepidazione un suo discorso, in realtà lui pronuncia solo ripetutamente la parola No, con una intensità sempre maggiore». «Abbiamo girato una scena di un minuto e mezzo, ma siamo stati lì tutto il giorno - fa eco Anna, un'altra fedele trevigiana - ma è stato emozionante intonare quel no corale insieme a Malkovich. Un grande no ai tutti i mali del mondo».
I PROTAGONISTI Inarrivabile come da copione la star americana, il gruppetto delle suore ha invece avuto quasi la possibilità di sfiorare il regista premio Oscar de La grande bellezza. Traendone un profilo di grande umanità. Ancora Stefania spiega: «Ad un certo punto un signore si è sentito male proprio vicino a me, lui si è avvicinato per sincerarsi di persona delle sue condizioni di salute. Un episodio che ci ha fatto davvero una bella impressione. Ma pure la troupe in generale si è dimostrata di elevata professionalità ed organizzazione». «Sorrentino è molto pignolo - ricorda Anna - ad un certo punto è arrivato tra le comparse per sposarne alcune in base ai colori dei loro abiti». «Avevo visto la prima serie e conosco tutti gli attori che vi avevano partecipato conclude la giovanissima Sveva per questo motivo da appassionata, e adesso anche da comparsa, non vedo l'ora che venga trasmessa». Gianluca Angeli ed Enrico Gabrieli, rispettivamente di Preganziol e Treviso, hanno invece svolto il ruolo di membri della gendarmeria francese. «Noi dovevamo controllare i fedeli». Che giornata è stata per voi? «Sotto un certo punto di vista un po' faticosa. Al di là della sveglia all'alba, ne ha risentito soprattutto la schiena. Siamo rimasti in piedi per tutto il tempo delle riprese, indossando divise con il giubbotto antiproiettile, la pistola ed un fucile molto pesante. Però un'esperienza davvero bella». Anche perché a fine giornata Sorrentino ha ringraziato tutti con un applauso. «Alla fine mi sono avvicinato a Sorrentino conclude Gianluca - a differenza degli altri che si facevano scattare una foto assieme, io ho atteso il mio turno per ringraziarlo e stringergli la mano. Mi è sembrato una persona come noi».
Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 10:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Sorrentino? Una persona molto garbata. Malkovich? Un attore carismatico anche da lontano». Le sensazioni delle comparse, che ieri a Nervesa hanno preso parte ad alcune riprese della fiction The New Pope diretta dal celebre regista premio Oscar Paolo Sorrentino, coincidono le une con le altre. I 450 che, dopo il casting dei giorni scorsi a Treviso, ha avuto la fortuna di essere scelti per andare sul Montello a girare una delle ultime scene della serie targata Sky, hanno così visto ripagata una vera e propria alzataccia. C'è stato infatti chi, pur avendo sentito suonare la sveglia alle 4 del mattino, al termine delle riprese si è mostrato sorridente e fresco come una rosa. Come la padovana Sveva, che assieme alla vicentina di Thiene Stefania e alle trevigiane Gaia e Simonetta hanno indossato i panni delle suore, oppure Rossella di Fregona, una delle crocerossine. Tutte stupite per essere state scelte, si sono godute l'intera giornata sul set, pur nella brevità del momento clou.
LE STORIE Stefania, un po' la portavoce delle colleghe avendo già avuto qualche piccola esperienza, racconta i particolari della scena girata nei pressi del greto del Piave, che nel canovaccio della fiction è ambientata a Lourdes: «Abbiamo fatto quello che ci hanno chiesto. Non eravamo vicinissime a John Malkovich, il New Pope della serie, ma il magnetismo che emanava dal volto e anche con la voce era molto evidente, pure da distante. Tutti stanno aspettando con trepidazione un suo discorso, in realtà lui pronuncia solo ripetutamente la parola No, con una intensità sempre maggiore». «Abbiamo girato una scena di un minuto e mezzo, ma siamo stati lì tutto il giorno - fa eco Anna, un'altra fedele trevigiana - ma è stato emozionante intonare quel no corale insieme a Malkovich. Un grande no ai tutti i mali del mondo».
I PROTAGONISTI Inarrivabile come da copione la star americana, il gruppetto delle suore ha invece avuto quasi la possibilità di sfiorare il regista premio Oscar de La grande bellezza. Traendone un profilo di grande umanità. Ancora Stefania spiega: «Ad un certo punto un signore si è sentito male proprio vicino a me, lui si è avvicinato per sincerarsi di persona delle sue condizioni di salute. Un episodio che ci ha fatto davvero una bella impressione. Ma pure la troupe in generale si è dimostrata di elevata professionalità ed organizzazione». «Sorrentino è molto pignolo - ricorda Anna - ad un certo punto è arrivato tra le comparse per sposarne alcune in base ai colori dei loro abiti». «Avevo visto la prima serie e conosco tutti gli attori che vi avevano partecipato conclude la giovanissima Sveva per questo motivo da appassionata, e adesso anche da comparsa, non vedo l'ora che venga trasmessa». Gianluca Angeli ed Enrico Gabrieli, rispettivamente di Preganziol e Treviso, hanno invece svolto il ruolo di membri della gendarmeria francese. «Noi dovevamo controllare i fedeli». Che giornata è stata per voi? «Sotto un certo punto di vista un po' faticosa. Al di là della sveglia all'alba, ne ha risentito soprattutto la schiena. Siamo rimasti in piedi per tutto il tempo delle riprese, indossando divise con il giubbotto antiproiettile, la pistola ed un fucile molto pesante. Però un'esperienza davvero bella». Anche perché a fine giornata Sorrentino ha ringraziato tutti con un applauso. «Alla fine mi sono avvicinato a Sorrentino conclude Gianluca - a differenza degli altri che si facevano scattare una foto assieme, io ho atteso il mio turno per ringraziarlo e stringergli la mano. Mi è sembrato una persona come noi».
