Ha ragione Messner: è assurdo e sbagliato il concerto di Jovanotti in cima al Plan de Corones

Giovedì 11 Aprile 2019
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Egregio direttore,
l'alpinista Rehinold Messner è sceso in campo contro il concerto che a fine agosto Jovanotti farà in cima al Plan de Corones, una montagnona vicina a Brunico, finora famosa soprattutto come stazione sciiistica. Il cantante si è difeso dicendo che tutto verrà fatto nel rispetto dell'ambiente. Ma altri come Mauro Corona si sono schierati dalla parte di Messner e contro quel concerto. Lei cosa ne pensa?


Angelo Paris
Treviso



Caro lettore,
diffido dei catastrofisti e di chi vorrebbe riempire di divieti le montagne. Penso però che il concerto di Jovanotti a Plan de Corones a oltre 2.220 metri di altitudine (singolare tappa finale di un tour dal nome Jova Beach Party), sia un errore. Anzi, un inutile errore. Perché non aggiunge niente né al celebre cantante né alla fama della località sciistica sudtirolese, se non forse l'effimero record del maxi concerto a più alta quota mai realizzato. In compenso espone la montagna a un impatto con numeri e dimensioni che le sono estranei e di cui non è facile valutare le conseguenze. Basti pensare ai decibel prodotti dai mostruosi impianti di amplificazione utilizzati in queste occasioni o agli effetti sull'ambiente dell'afflusso di migliaia di persone in un arco di tempo così ristretto.

Non trovo neppure convincente l'argomentazione di chi sottolinea come, in fondo, Plan de Corones sia già una montagna-lunapark, per nulla incontaminata e fortemente segnata dall'intervento dell'uomo con caroselli di seggiovie e skilift e altri tipi di costruzioni, compreso un museo. È assolutamente vero. Ma non mi sembra una buona ragione per infierire ulteriormente su questo panettone altoatesino collocato a 2275 metri. Non tutto è sempre possibile. C' è un numero infinito di luoghi dove organizzare mega-concerti pop. La montagna, anche quando è maltrattata dall'uomo, esiste per altro: per il silenzio, per la natura, per il vento. Jovanotti rispondendo alle critiche dei contestatori del suo concerto, ha detto che: «La montagna non ha più diritti di un bel prato a Woodstock o di una spiaggia di Rimini». Con ciò affermando una banalità. Ma anche confermando di conoscere ben poco della delicatezza e della complessità degli equilibri ecologici dell'ambiente alpino.
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