Baby gang a Venezia, un massacro: 30 contro 6, accerchiati e pestati

Giovedì 11 Aprile 2019 di Gianluca Amadori
Baby gang a Venezia, un massacro: 30 contro 6, accerchiati e pestati
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VENEZIA - Ha riportato una frattura alla colonna vertebrale, con prognosi di 120 giorni, uno dei ragazzi aggrediti dai componenti di una baby gang, nella notte tra sabato e domenica, poco dopo mezzanotte, in campo San Giacometto, a Rialto, centro della vita notturna veneziana. Il venticinquenne è immobilizzato a letto con un busto per evitare conseguenze peggiori e continua a non sapersi spiegare la brutale violenza con la quale è stato aggredito assieme alla fidanza e a due coppie di amici, tutti ventenni, da un gruppo di ragazzini violenti, mai conosciuti prima.

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Tutto è iniziato con la richiesta di una sigaretta alla ragazza del venticinquenne, che peraltro non fuma. Un componente della baby gang non ha neppure aspettato la risposta per colpirla con un pugno in pieno volto, facendola cadere a terra: a questo punto che è scattata l'aggressione da parte degli altri componenti della baby gang. Secondo i primi racconti erano una trentina di ragazzi, i quali hanno iniziato a spintonare e colpire con calci e pugni le tre coppie di fidanzati, che stavano tranquillamente passeggiando verso piazzale Roma, dopo  aver cenato in laguna, per fare rientro a Mestre. Ad una delle ragazze è stato infilato con violenza un dito in un occhio, causandole lesioni al condotto lacrimale; un'altra ragazza è stata frustata al volto con una rosa strappatale di mano da un componente della baby gang: a regalarle il fiore era stato il fidanzato, durante la serata. Ai giovani sono state refertate lesioni guaribili in almeno 15-20 giorni.
VIOLENZA INAUDITAA quanto pare nessuna persona, delle tante presenti a quell'ora a San Giacometto, sarebbe intervenuta in aiuto dei sei giovani aggrediti, forse anche per la rapidità con cui è tutto accaduto. Il gruppo di assalitori ha desistito soltanto all'arrivo di polizia e carabinieri, dandosi alla fuga. I sei giovani aggrediti sono già stati ascoltati dalle forze dell'ordine, le quali sarebbero già riuscite ad identificare alcuni dei componenti della baby gang, i quali potrebbero avere dunque le ore contate. Nei confronti di quelli che non hanno ancora compiuto i 18 anni, procede la Procura presso il tribunale per i minorenni. L'ipotesi è che fossero sotto l'effetto di alcool e sostanze stupefacenti.
«Si tratta di un episodio di violenza inaudita - commenta l'avvocato Gabriele Annì, che assiste il ferito più grave - Stiamo valutando le iniziative da intraprendere a tutela dell'incolumità e dei diritti delle vittime dell'aggressione».
LE REAZIONIE a manifestare la loro preoccupazione sono anche le vittime delle precedenti aggressioni. Una lunga serie, che sembra non finire ancora, con i giovani violenti ancora liberi di scorazzare. É proprio questo l'aspetto che più fa arrabbiare. «Da una parte ci sono questi giovani delinquenti, dall'altra ci sono le vittime, come mia figlia, che si è sempre comportata bene e che mi chiede che cosa stia facendo lo Stato per lei - si sfoga un genitore - Spero che ora, dopo le parole, arrivino i fatti. Mia figlia ha bisogno di vedere che chi sbaglia paga e chi si comporta bene viene premiato. Invece, per il momento, non è successo nulla. E questi ragazzi continuano a girare tranquilli, ben vestiti e con la sigaretta in bocca».
Gianluca Amadori

Ultimo aggiornamento: 22:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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