Bimba a crackers: «Scuola estranea, è stata una decisione del Comune»

Mercoledì 10 Aprile 2019
Bimba a crackers: «Scuola estranea, è stata una decisione del Comune»
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MINERBE (VERONA) - «La scuola è estranea a quanto accaduto». Lo afferma all'Ansa la dirigente scolastica della scuola del veronese dove una bambina è stata costretta a mangiare tonno e crackers, invece che il normale pasto, perché i genitori non pagavano la mensa.

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Per la dott.ssa Monica Di Marcello dirigente scolastica dell'istituto primario di Minerbe la scelta del cibo è sorta «sulla base di una decisione dell'Amministrazione comunale, competente in materia, volta a tutelare coloro che regolarmente pagano i buoni pasto».

Alla luce dell'accaduto la dirigente rileva che «sono state concordate con l'Amministrazione, in tempi non sospetti, soluzioni diverse per la fruizione della mensa nel prossimo anno scolastico per evitare situazioni analoghe». «In qualità di dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di Minerbe voglio sottolineare - conclude Di Marcello - che questo episodio non deve mettere in discussione il lavoro quotidiano della scuola e dei suoi operatori finalizzato ad un'adesione consapevole dei valori etici, alla valorizzazione di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono le condizioni per costruire una civile convivenza fondata sui principi di solidarietà ed inclusione».

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