Febbre e mal di testa: 14enne colpito dal virus Dengue

Mercoledì 10 Aprile 2019 di Alberto Comisso
Febbre e mal di testa: 14enne colpito dal virus Dengue
PORDENONE - Primo caso di Febbre Dengue nella Destra Tagliamento. Ad essere colpito un ragazzino di 14 anni, italiano, residente a Pordenone, che con i genitori si era recato in viaggio nelle Filippine. Al ritorno, dopo qualche giorno aveva cominciato ad accusare malessere: la febbre, che aveva raggiunto temperature molto elevate, era accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito. I genitori, vedendo che il quadro della situazione stava peggiorando, hanno voluto vederci chiaro. Dopo gli accertamenti all'ospedale Santa Maria degli Angeli, il responso della diagnosi: la puntura di una zanzara gli aveva trasmesso il virus della Dengue.
 

LE CONDIZIONI
«Il ragazzino sta bene - tiene a precisare Massimo Crapis, responsabile dell'Unità malattie infettive dell'Azienda sanitaria 5 del Friuli Occidentale - e solitamente la prima infezione non è quasi mai pericolosa. Un eventuale secondo contagio, però, potrebbe complicare la situazione dal momento che la morte sopraggiungerebbe a causa della febbre emorragica». Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l'uomo è il principale ospite del virus che circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni: è in questo periodo che la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri. La Dengue è particolarmente presente durante e dopo la stagione delle piogge nelle zone tropicali e subtropicali di Africa, Sudest asiatico, Cina, India, Medioriente, America latina e centrale, Australia e diverse zone del Pacifico. In Europa costituisce un pericolo in un'ottica di salute globale, dato che si manifesta soprattutto come malattia di importazione, il cui incremento è dovuto all'aumentata frequenza di spostamenti di merci e di persone. Il caso del 14enne pordenonese è legato proprio a quest'ultimo aspetto.
LE ZANZARELe zanzare sono responsabili anche della trasmissione di Chikungunya, una malattia virale caratterizzata da febbre e forti dolori, e della West Nile. Mentre per la prima nella Destra Tagliamento non sono stati ancora isolati casi o focolai, per la Fabbre del Nilo (Occidentale) l'anno scorso erano state una cinquantina le persone che avevano contratto il virus. Un uomo di Prata - Luigino Silvestrin, 69 anni, operaio da anni in pensione - era morto a causa delle complicanze dovute anche ad una serie di patologie importanti, sia cardiache che neuro-muscolari. «Abbiamo la certezza sottolinea l'infettivologo Crapis che non tutte le zanzare infette sono morte: alcune hanno sicuramente superato il periodo invernale, quello più freddo, e pertanto ci attendiamo con l'inizio della bella stagione che il virus torni in circolo. A questo punto ci saranno nuovi contagi, che potranno essere superiori per numero a quelli - sintomatici e asintomatici - che avevano registrato nel 2018. I sintomi in generale di chi è stato infettato dal virus della West Nile sono molto simili a quelli di una generica influenza: febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, ma anche brividi, disturbi alla vista, torpore e convulsioni. Alcuni effetti della malattia, in casi estremi, possono essere anche permanenti, pertanto la raccomandazione è di prestare la massima attenzione ai primi segnali di febbre.
WEST NILELa West Nile, se non presa per tempo, può essere anche letale. L'Azienda sanitaria 5 del Friuli Occidentale e in particolare il Dipartimento di prevenzione sta discutendo la possibilità di affiancare ad un'azione larvicida un'attività adulticida nel tentativo di scongiurare che si possano formare eventuali focolai. 
Alberto Comisso 
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