VENEZIA - Confermate in Appello le condanne inflitte a carico dei tre giovani kosovari accusati di terrorismo, arrestati a Venezia nel marzo del 2017. La sentenza è stata emessa oggi, nel primo pomeriggio, dalla Corte d'assise d'appello di Venezia: 5 anni ad Arjan Babaj di 29 anni, (considerato l'ideologo del gruppo); a 4 anni ciascuno a Dake Haziraj di 26 anni e Fisnik Bekaj di 25 anni per un totale di 13 anni complessivi.
Del gruppo faceva parte anche un minorenne già condannato in via definitiva a 3 anni e 4 mesi. I giovani kosovari sono imputati di aver creato una cellula terroristica che operava in centro storico, a Venezia. In un colloquio intercettato dalla Digos, il più giovane dei 4 ipotizzava un attentato al ponte di Rialto.
I kosovari lavoravano come camerieri in un ristorante nei pressi di San Marco, dove vivevano in due appartamenti e dove si incontravano per motivi religiosi, facevano proselitismo e frequentavano sui social siti di riferimento ad al Quaeda.
Volevano far saltare il ponte di Rialto, i tre kosovari condannati a 13 anni
Lunedì 8 Aprile 2019L'accusa, contestata già in primo grado dalla Pm Francesca Crupi era di aver creato una cellula terroristica. Nelle centinaia di intercettazioni fatte dalla Digos a supporto dell'inchiesta, proprio il più giovane dei quattro, ipotizzava un attentato al ponte di Rialto dicendo «così ci guadagniamo il Paradiso». Il blitz interforze (polizia-carabinieri) che aveva portato agli arresti era avvenuto nella notte del tra il 29 e il 30 marzo 2017.