«Fateci restare: sì al collegamento». Anche la mucca tifa il Padola-Sesto

Lunedì 8 Aprile 2019 di Lucio Eicher Clere
«Fateci restare: sì al collegamento». Anche la mucca tifa il Padola-Sesto
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COMELICO SUPERIORE - Quello striscione lungo 20 metri, con la scritta “Fateci restare, sì al collegamento” l’avrebbe voluto appendere al campanile di Padola e anche su altri campanili del Comelico. Ivan De Martin Pinter è uno dei più infervorati animatori della campagna di diffusione di cartelloni, lenzuola, depliant, manifesti a sostegno del progetto di collegamento sciistico tra Padola e Sesto Pusteria. Sposato, con due figli piccoli, proprio per il loro futuro e per la resistenza dei comeliani nella loro valle si sta dando da fare affinché l’appello per l’approvazione dell’opera tanto attesa travalichi i confini della vallata e raggiunga i palazzi romani. Lì si dovrebbe decidere la sorte di una impresa turistica a cui peraltro lo Stato ha già dato credibilità, stanziando, tramite i fondi per i Comuni di confine con la Provincia di Bolzano, una trentina di milioni di euro per le strutture e le infrastrutture del collegamento tra Valgrande e Collesei. 
L’INIZIATIVA
Ivan De Martin Pinter, 37 anni, fa il disgaggista ed ha la grinta di chi affronta pareti scoscese e pericolose. Come quella dell’opposizione finora frapposta alla realizzazione del collegamento impiantistico. Lo avversano gli ambientalisti di Mountain Wilderness, ed ha espresso in varie occasioni parere negativo la Soprintendenza di Venezia. Ora la richiesta di superare i veti è stata avanzata al Ministero dei Beni Culturali e da molte parti si fa intendere che potrebbe essere la volta buona. Ma forse questo è il tempo di tenere la guardia alta. Per questo Ivan e altri animatori della scena comeliana pro-collegamento si danno da fare perché si elevi alto il grido di esasperazione e di stanchezza di quanti aspettano la realizzazione di lavori fondamentali per il rilancio del turismo non solo a Padola, ma in tutto il comprensorio comeliano. Turismo e agricoltura. Per richiamare l’importanza di mantenere l’attività agricola abbinata a quella turistica ieri De Martin Pinter (che ha ideato loghi e cartelloni) ha appeso al dorso di una mucca lo striscione con la scritta “Fateci restare, sì al collegamento”. «Sono stufo - spiega il 37enne comeliano - di sentire lamentele e opinioni da bar. Dopo oltre 10 anni di articoli, con nomi e parole che un anziano o un adolescente non capiscono, penso sia giusto cominciare a parlare in stampatello e battere i piedi e i pugni per casa propria. Il mio sogno da padre sarebbe vedere il Comelico che cammina in un unica direzione, al di là del collegamento».
LA CAUSA
Per ora resta questo fermento in attesa di ottenere il risultato favorevole all’obiettivo del collegamento. I promotori dell’iniziativa degli striscioni, che anziché sui campanili, sono stati appesi sulla facciata del palazzo della Regola di Padola, hanno stampato il materiale con contributi di vari donatori. Uno di questi, Saverio Favaron, ha suggerito una raccolta di fondi per sostenere le spese di informazione e diffusione dei messaggi pro-collegamento: Link alla raccolta: https://www.collettiamo.it/colletta. L’eventuale eccedenza verrà devoluta alle associazioni che operano nel territorio per la realizzazione di eventi e manifestazioni. E c’è anche chi lancia l’idea di una raccolat firme. Potrebbe partire a breve. 
Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 11:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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