Gli F16 di Aviano in conto all'Italia e con un rincaro del 50 per cento

Lunedì 1 Aprile 2019 di Marco Agrusti
Gli F16 di Aviano in conto all'Italia e con un rincaro del 50 per cento
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AVIANO - Il mantenimento quotidiano della base Usaf di Aviano rischia di costare sei volte il prezzo attuale al governo italiano. La colpa è del piano Cost plus 50, una delle misure che vorrebbe varare nel prossimo futuro il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. E la scure si abbatterebbe sulle casse dello Stato, costretto - per buoni rapporti e mantenimento della bilancia della politica estera - a contribuire maggiormente alla vita quotidiana dell'aeroporto Pagliano e Gori. L'aumento, poi, non sarebbe nemmeno dei più facili da sopportare: si parla infatti di un aggravio dei costi del 50 per cento. Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali americane con alcuni slogan. Uno di questi riguardava l'eccessivo sforzo che, secondo quello che sarebbe poi diventato l'uomo più importante del pianeta, compiono gli Stati Uniti per mantenere il ruolo di poliziotti del mondo. In poche parole, secondo Trump gli altri paesi della Nato dovrebbero contribuire di più alla salvaguardia del mondo occidentale, aumentando  sensibilmente la spesa per le politiche difensive. Da qui nasce l'idea del Cost plus 50, provvedimento che se approvato significherebbe molto anche per la base di Aviano. Ecco il piano nel dettaglio.
I COSTIIl principale capitolo di spesa del Cost plus 50 riguarderebbe sia il mantenimento del personale militare a stelle e strisce, sia i costi relativi agli armamenti. Nel computo finale, ad esempio, sarebbero aggiunte delle voci fino ad oggi mai previste dai patti transatlantici, come per citarne una, lo stipendio dei militari o i costi dei velivoli dell'Air Force statunitense. Gli F16 di Aviano, quindi, dovrebbero essere pagati dall'Italia. «Il contribuente americano non può più sobbarcarsi una sproporzionata quota a difesa dei valori occidentali e della Nato», ha detto di recente Donald Trump, riferendosi allo squilibrio tra l'impegno statunitense e quello degli alleati dell'ex blocco occidentale. La base Usaf di Aviano è considerata ancora strategica, con specifico riferimento al panorama mediorientale. Ma Washington non vuole più un canale a senso unico, con i dollari in viaggio verso l'Italia a mantenere la presenza militare americana in provincia di Pordenone. Il piano Cost plus 50, svelato dalla rivista economica Bloomberg, interesserebbe non solo l'Italia - e quindi Aviano -, ma anche altri alleati storici degli Stati Uniti come Corea del Sud, Germania e Giappone. La formula prevista dai consiglieri del presidente eletto a fine 2016 è flessibile: si parla infatti di una contribuzione variabile a seconda dell'impegno profuso dagli alleati. Se l'Italia, ad esempio, dovesse seguire passo dopo passo la politica estera a stelle e strisce, fornendo aiuti concreti e non mettendo i bastoni tra le ruote alla superpotenza dell'Occidente, allora il piano Cost plus 50 potrebbe generare degli sconti. Altrimenti l'aumento sino al 50 per cento della contribuzione scatterebbe, come direbbe Trump stesso, senza sé e senza ma. Un bel problema per il governo italiano, e un momento importante anche per la provincia di Pordenone, che si troverebbe con al centro del territorio una base non solo ingombrante dal punto di vista dello spazio occupato (e in alcuni momenti anche per il peso politico dell'alleato statunitense), ma anche con un capitolo di spesa non previsto a bilancio.
Marco Agrusti
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