Legittima difesa, «Ho subito 27 furti in casa, poi mi sono armato»

Lunedì 1 Aprile 2019 di Mauro Favaro
Lorenzo Danieli
11
ZERO BRANCO - «Ho inseguito i ladri tirandogli contro dei blocchetti di porfido e brandendo la pistola. Non ho mai sparato, nemmeno in aria. Ma davanti a una reazione violenta voglio avere almeno la possibilità di difendermi. Per questo l'approvazione della legge sulla legittima difesa oggi rappresenta un fondamentale passo in avanti». A parlare è Lorenzo Danieli, autista della Mom, residente a Sant'Alberto, che negli anni ha subito 27 incursioni dei ladri della sua abitazione, tra tentati furti e colpi riusciti. Non c'è il rischio che ora aumenti la diffusione di armi? «Non deve essere facile ottenere una pistola specifica per difendersi può essere importante avere anche solo un buon bastone. Qui nessuno vuole inopinatamente far del male ad altri. Le persone chiedono solo di poter stare un po' tranquille all'interno delle loro case e delle loro aziende». Danieli fa parte dell'osservatorio nazionale a  sostegno delle vittime. Domenica ha festeggiato l'approvazione della legge in Parlamento assieme a Mario Cattaneo, l'oste di Casaletto Lodigiano che nella notte tra il 9 e il 10 marzo del 2017 fece fuoco uccidendo un romeno che si era introdotto nel suo locale. «Dopo anni di discussioni spiega Danieli facendo squadra siamo finalmente riusciti a ottenere un buon risultato». 
DIFESE PASSIVELui inizialmente si era difeso ingegnandosi da par suo. Ha tirato dei fili di nylon in giardino per fare in modo che se tesi facessero cadere degli oggetti metallici, così da sentirne il rumore. Poi è passato ai sistemi di antifurto professionali: rilevatori e telecamere. Ha aggiunto le inferriate, ha rinforzato i catenacci e ha installato delle maniglie rotonde, per renderne difficoltosa l'apertura dall'esterno. Alla fine si era preparato un bastone sull'uscio di casa. Solo dopo essere arrivato all'esasperazione ha preso anche una pistola. Più di qualcuno ha sottolineato il rischio che la nuova legge sulla legittima difesa possa aprire le porte a una sorta di Far West. Danieli non la pensa affatto così: «Io non volevo nemmeno avere la pistola racconta ma dopo aver rincorso, tirando del porfido, quattro ladri di origine albanese che avevano provato a entrare a casa mia, mi sono fermato e ho pensato a cosa sarebbe potuto accadere se loro mi avessero affrontato. Così mi sono detto che era necessario avere una certa sicurezza». 
«MA QUALE FAR WEST»«La legge sulla legittima difesa non ha niente a che vedere con il Far West conclude con questa almeno si scongiura il rischio che un ladro che cade sulle scale della casa in cui è entrato poi possa addirittura chiedere il pagamento dei danni al proprietario. Non è tollerabile sborsare nemmeno cinque lire per una cosa del genere. Era una situazione indegna. Per fortuna le cose stanno cambiando».
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci