Mare Jonio. La rete della nave veneta: tra vip, sindaci e no global

Venerdì 22 Marzo 2019 di Angela Pederiva
Mare Jonio. La rete della nave veneta: tra vip, sindaci e no global
4

Per il supporto semplice bastano 10 euro, per mezzo miglio di navigazione ne servono 25, per arrivare a 40 ne occorrono 2.000. È così che, dallo scorso 4 ottobre alla data di ieri, il progetto Mediterranea Saving Humans ha raccolto 591.103,50 euro: soldi versati da 2.897 donatori, secondo la certificazione della padovana Banca Etica, a favore della nave Mare Jonio, finita sotto sequestro con l'iscrizione del comandante Pietro Marrone nel registro degli indagati, per il soccorso prestato a 49 migranti su un gommone in avaria al largo della Libia. Una storia molto nordestina, non solo perché gli armatori sono l'ex disobbediente padovano Luca Casarini e l'ex assessore veneziano Beppe Caccia, ma anche in quanto diversi sostenitori dell'operazione sono veneti, friulgiuliani e trentini.
È il caso, ad esempio, della Casa dei Beni Comuni di Belluno, dei Giuristi Democratici di Padova, della LegaCoopSociali del Friuli Venezia Giulia, della Tenda per la Pace e i Diritti di Gorizia, dell'associazione culturale Benkadì di Staranzano, dell'Arte Migrante di Trento.

Si tratta di alcuni dei 58 aderenti alla «piattaforma

Ultimo aggiornamento: 08:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci