Imane Fadil, testimone chiave del processo Ruby, potrebbe essere morta per avvelenamento o anche per una malattia rara. Le due ipotesi, hanno fatto sapere i pm, «hanno pari dignità». È quanto hanno spiegato il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio che coordinano le indagini sul caso della modella marocchina, aggiungendo che ancora non si sa la data dell'autopsia, che sarà decisiva. L'esame inizierà con alcuni prelievi di organi per accertare l'eventuale presenza di radioattività.
Imane Fadil, l'ultimo sfogo in aula: «Tutti sanno, nessuno parla». Sette giorni dopo, il malore
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