Cade in bici tra i rovi, condannato a 6 mesi per guida in stato di ebbrezza

Venerdì 8 Marzo 2019
foto di repertorio
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PORDENONE - La guida in stato di ebbrezza può essere contestata anche a chi va in bicicletta. Ne sa qualcosa un 58enne di Pordenone che ieri non solo è stato condannato, ma si è visto confiscare la bicicletta. L'articolo 186 del Codice della Strada, infatti, punisce la guida in stato di ebbrezza sia di veicoli a motore sia di velocipedi, in quanto si tratta comunque di un comportamento pericoloso per sé e per gli altri utenti deboli della strada. V.M. la sera del 19 dicembre del 2016 stava percorrendo viale Treviso. Aveva bevuto parecchio, quando cadde alla bicicletta e finì nel fosso, tra i rovi, riportando qualche escoriazione.

 Non fu lui a chiamare la sala operativa del 118. Le conseguenze della caduta non erano poi così gravi, ma alcuni passanti si preoccuparono e diedero l'allarme. Arrivò l'ambulanza, l'uomo fu caricato sulla barella e trasportato in pronto soccorso. Un prelievo di sangue bastò ad accertare che aveva un tasso alcolemico di 2 grammi/litro, un livello molto alto rispetto allo 0,5 fissato come limite massimo dal Codice della strada. Era chiamato a rispondere di guida in stato di ebbrezza aggravata dall'incidente stradale (così viene considerato, anche se si è trattato di una caduta autonoma che non ha coinvolto altri mezzi). Il giudice monocratico Giorgio Cozzarini ha condannato il 58enne pordenonese a sei mesi di arresto e a un'ammenda di 1.500 euro. Disposta anche la confisca della bicicletta. In aula la difesa era rappresentata dall'avvocato Luca Malacart.

    
Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 09:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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