Con un giorno di anticipo rispetto alle previsioni del calendario, la Camera approva il disegno di legge sulla legittima difesa che consente un margine più ampio nell'uso delle armi per tutelare la propria incolumità e quella altrui. Il provvedimento passa al senato per la terza lettura. I numeri dicono che la maggioranza gialloverde ha retto: 373 sì, 104 no e due astensioni (del gruppo Misto-Minoranze linguistiche). Ma al traguardo si arriva grazie ai voti favorevoli di Forza Italia e Fratelli d'Italia (più 6 del gruppo Misto) mentre nel Movimento 5 stelle pesano 25 assenze.
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Tanti i deputati 5S che non hanno partecipato al voto e parecchi sono gli stessi dissidenti che hanno espresso riserve ad esempio sul decreto sicurezza o sostegno a presunti dossier sui rischi di incostituzionalità proprio sulla legittima difesa. Non a caso subito dopo la votazione, nell'Aula scattano gli applausi dei leghisti, fermi gli alleati. Poco prima, il blitz di Forza Italia: «Finalmente una cosa di centrodestra», si legge sugli striscioni mostrati in Aula giusto il tempo che i commessi li portino via. Prossima prova, il 26 marzo quando il ddl tornerà al Senato per la terza lettura. A poche ore dal via libera a Montecitorio, non manca la soddisfazione di Matteo Salvini: «Un'altra promessa della Lega mantenuta. Ne sono orgoglioso», commenta il vicepremier. Presente ieri in Aula, oggi nessuna traccia di ministri. E lo sottolinea ironicamente il relatore di minoranza Pierantonio Zanettin di Forza Italia, ringraziando «il governo nella sua versione monocolore» ma anche «il governo che manca e che brilla per assenza», citando in particolare il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Governo a parte, per il secondo giorno consecutivo, nella discussione a Montecitorio spiccano le assenze e i silenzi dei 5 Stelle. Nessun intervento, solo la dichiarazione di voto (favorevole) affidata a Gianfranco Di Sarno: «In questa legge non c'è una sola parola che legittimi la violenza, che spinga ad acquistare pistole e fucili», ricorda.
Oggi voto finale sulla #legittimadifesa: nessun esponente del governo dei 5Stelle è presente alla Camera. Non ci mettono la faccia, ci pensa il #centrodestra a farlo! pic.twitter.com/z6gGX05ZnP
— Giorgio Mulè (@giorgiomule) 6 marzo 2019
E il capogruppo Francesco D'Uva in una nota ammonisce: «Che nessuno si metta in testa che con questa legge ci sarà il Far west.