Rom e Sinti, protestano contro gli sgomberi: «Quei terreni sono nostri»

Mercoledì 6 Marzo 2019 di Mauro Favaro
Rom e Sinti, protestano contro gli sgomberi: «Quei terreni sono nostri»
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TREVISO - Rom, Sinti e Caminanti scendono in strada per protestare contro le minacce di sgombero a Trevignano, Vedelago e Cessalto. Domani mattina, 7 marzo, una cinquantina di persone si raduneranno in piazza Indipendenza a Treviso, a due passi dalla Prefettura, per far sentire la loro voce e chiedere la sospensione dei procedimenti. «Ci stanno deportando levandoci i terreni, sospendete i provvedimenti» denuncia Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell'associazione Nazione Rom. È proprio questo il fulcro della protesta. Rom, Sinti e Caminanti temono che i Comuni in questione possano dar corso allo sgombero delle persone, italiane ormai da diverse generazioni, che abitano in roulotte e case mobili montate su terreni di loro proprietà. In cima alla lista ci sono Trevignano e Vedelago. Ma anche con Cessalto la questione non è ancora chiusa.
 

Le comunità nomadi chiedono di poter incontrare sia il prefetto Maria Rosaria Laganà che i sindaci dei tre paesi della Marca.
All'inizio di febbraio c'è stata una prima protesta davanti al palazzo Grandi Stazioni della Regione a Venezia. Adesso tocca a Treviso.
IL TAVOLO DI INCLUSIONE
«In Veneto avrebbe dovuto nascere un tavolo di inclusione con Rom, Sinti e Caminanti. Invece non è mai nato nulla del genere mette in chiaro Zuinisi nel frattempo sono arrivati i fondi strutturali europei: 7 miliardi di euro dati al governo, alle Regioni e alle città metropolitane. Sono stati presi i soldi. Ma l'inclusione non c'è. E intanto è arrivato Salvini che parla di ruspe e sgomberi. Ma se ci sono le risorse, e l'Europa le ha stanziate in modo specifico per attività di inclusione, non possono non esserci i seguenti investimenti».
I nomadi puntano su questi per risolvere i problemi legati alle loro sistemazioni. E allo stesso tempo chiedono l'avvio del tavolo regionale per l'inclusione sociale che coinvolga direttamente le loro comunità.
LE DIFFICOLTA'
L'associazione Nazione Rom non nasconde le difficoltà che ci sono tra Trevignano, Vedelago e Cessalto. «Ci sono piccoli abusi edilizi e altre cose da rivedere ammette Zuinisi ma non è che per questo si possa parlare di sgomberi da terreni di proprietà». «Tra l'altro è dal 2014 che chiediamo un incontro al governatore Luca Zaia aggiunge ma non c'è mai stato nessun segnale in merito».
A Trevignano e Vedelago la tensione è palpabile. A Cessalto, invece, è stato aperto un dialogo. «Il sindaco ha manifestato la volontà di cercare un percorso di inclusione rivela il referente di Nazione Rom da quanto ci è stato detto gli sgomberi sono stati per lo meno rinviati a dopo l'estate. Ma la questione non è ancora chiusa nemmeno qui».
Per questo domani Rom, Sinti e Caminanti scenderanno in piazza nel cuore di Treviso mostrando con orgoglio la loro bandiera. «Una bandiera che rappresenta 24 milioni di persone in tutto il mondo conclude Zuinisi e una bandiera che non ha mai dichiarato guerra a nessuno».
Mauro Favaro
Ultimo aggiornamento: 15:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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