Primarie Pd, Zingaretti in testa
e record di affluenza a Venezia

Lunedì 4 Marzo 2019 di Melody Fusaro
Elettori per le primarie Pd al seggio di Piazza Ferretto in centro a Mestre
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POLITICA
MESTRE Anche a Venezia alle 20.30 al comitato di Zingaretti si sta già festeggiando. I numeri precisi non si sapranno fino a notte ma il distacco è lampante e a ogni seggio si riconferma. In alcuni casi la distanza schizza ben oltre la media nazionale, come in quello del seggio di Dorsoduro, dove a fronte di 1013 votanti, sono 762 i voti per Zingaretti (quasi il 76%) o della Gazzera, dove su 309 voti, ne porta a casa 245, contro i 33 di Giachetti e i 31 di Martina.
 
In tutto gli elettori della città metropolitana di Venezia sono 18006: 12345 per Zingaretti (69,06%), 3350 per Martina (18,74%) e 2182 per Giachetti (12,21%). Un successo di affluenza in confronto alle previsioni, annunciate nei giorni scorsi con un’asticella posizionata timidamente sui 10 mila elettori e un risultato in linea con le ultime primarie del 2017, quando il 70% fu quello di Renzi. E’ filtrato ottimismo per tutta la giornata tra i sostenitori di Zingaretti (per fare qualche nome, il vicesegretario metropolitano Marco Rizzetto, la consigliera comunale Monica Sambo, Pier Paolo Baretta, Andrea Martella, l’ex vicesindaco di Venezia Sandro Simionato, l’attuale segretario comunale Pd Dodi e il capolista del collegio Venezia e Spinea, Emanuele Rosteghin, che entrerà quindi nell’assemblea nazionale). “E’ chiaro il messaggio ricevuto dal Paese - commenta Rosteghin -: c’è ancora bisogno del Pd ma a questo partito chiede un forte cambiamento interno. A Venezia l’affluenza è stata ottima, nonostante il carnevale e il ponte: un segnale importante anche in vista del 2020, perché le Europee sono vicine ma anche le amministrative sono dietro l’angolo”. Particolarità del comune di Venezia è il testa a testa tra Giachetti e Martina: in tarda serata il dato ufficioso è di 7849 votanti (più del 2017 quando furono 7443): Zingaretti al 70,5%, Martina al 14,99% e Giachetti al 12,55%.
Una soddisfazione per il comitato della mozione Giachetti, guidato da Marco Caberlotto: “Il dato veneziano è il risultato della presenza di un gruppo di persone libere, l di giovani, che ha scelto di fare una campagna a livello entusiasmante. I risultati non sono quelli che si sperava ma sono sintomatici di un consenso: un percorso è iniziato”. Dal fronte Martina i complimenti agli avversari: “La vittoria di Zingaretti era prevista - commenta il senatore Andrea Ferrazzi -, importante a questo punto che abbia vinto con nettezza, perché c’è bisogno di un partito che funzioni e che faccia squadra con le opposizioni parlamentari, che in questi mesi avevano alle spalle un partito indebolito. Ora dobbiamo trovare un Pd forte e radicato nel territorio, con cui costruire un’alternativa a questo pessimo governo”. Chiude la serata, con un biglietto di sintesi dei risultati e di ringraziamento alle tre mozioni circolato via Whatsapp, il segretario metropolitano Valerio Favaron: “Alcuni circoli hanno avuto oltre 700 elettori, segno di una grande voglia di partecipazione. Il messaggio è che la democrazia è più forte di rabbia e la paura. Questa affluenza ci fa capire che c’è bisogno di una nuova politica, che cambi i toni in vista delle grandi sfide che abbiamo di fronte, per le Europee e le amministrative serve una politica legata alle persone”. (m.fus.)
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Ultimo aggiornamento: 08:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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