Zingaretti: «Più votanti delle ultime primarie: è l'Italia che non si piega a governo pericoloso»

Domenica 3 Marzo 2019
Zingaretti: «Più votanti delle ultime primarie: è l'Italia che non si piega a governo pericoloso»
«Dai primi dati sembra che a queste primarie hanno votato lo stesso numero, se non più, di cittadini e cittadine delle ultime primarie.
Un dato straordinario». Così il neo segretario del Pd Nicola Zingaretti, intervenendo dal palco del suo Comitato elettorale. «Abbiamo messo in campo una percentuale tra il 65-/70 per cento, ma attendiamo i risultati ufficiali. - ha aggiunto il governatore del Lazio - Ringrazio per le telefonate Maurizio Martina e Roberto Giachetti, perchè insieme abbiamo dato una bella immagine di confronto di una battaglia politica in questo nostro Paese. Grazie ai volontari del Pd, sono contento che abbiamo vinto ancora un'altra volta e grazie all'Italia che vuole arginare un governo illiberale e pericoloso. Grazie ai giovani che hanno partecipato per dare un segnale a questo paese. Grazie agli anziani ai partigiani ultranovantenni che hanno votato. Grazie - ha concluso Zingaretti - al Pd e al nostro popolo del centrosinistra che oggi ha dato una lezione di democrazia».


«Io non mi intendo capo, ma leader di una comunità in campo per cambiare la storia della democrazia italiana» e «il Pd sarà unità e ancora unità, cambiamento e ancora cambiamento. Penso ai delusi, a chi ci ha criticato, a chi ci ha frainteso e ha votato altre forze politiche che si sono presentate con idee suggestive. Molti sono tornati, stanno tornando e torneranno nel nuovo Pd e nella nuova alleanza, un nuovo campo unitario e combattivo per voltare pagina in questo Paese. È un inizio, non illudiamoci, la destra é rocciosa, forte, radicata, non cederà il potere in maniera semplice». 

«Dedichiamo la vittoria a Greta Thumberg, la ragazza svedese che lotta per la salvezza del pianeta, e a tutti i ragazzi che il 15 marzo occuperanno le piazze italiane per la salvezza del pianeta. Solo con nuovo modello di sviluppo torneremo a creare sviluppo». E ancora: «Dedicato a 5 milioni di poveri che lottano contro le ingiustizie, saremo vicini a coloro che si sentono poveri e lotteremo perché non lo siano più grazie al lavoro. Ai troppi giovani disoccupati dedichiamo la vittoria».

«Non ho ancora capito perché è toccato a me, ma so che è toccato a me. Se siamo arrivati a questo punto, a questo tornante della storia, è perché non sono mai stato solo in questa avventura. Da Bolzano a Catania tutti mi hanno detto: "Noi torniamo, ma stavolta non deludeteci"
».

E sempre puntando sull'unità del partito ha detto: «Matteo mi ha scritto facendomi gli auguri e approfitto per ringraziarlo. Non ho mai creduto nella scissione, credo che non sia nella testa di nessuno. Penso che questo risultato aiuti a rimanere uniti. Tutti daranno il loro contributo, compreso Matteo».

Non risparmia una stoccata al leader della Lega. «Il ministro dell'Interno Matteo Salvini parla di voti dimezzati alle primarie? Si vede che gli rode, non si aspettava quasi due milioni di persone... Quando Salvini fa queste dichiarazioni sono sereno».

«Invito tutti gli italiani e le italiane: venite nel nostro partito. C'è bisogno di voi. Voltiamo pagina. Ognuno con dentro il cuore le proprie radici che non dobbiamo rinnegare. Venite con dentro il cuore le vostre radici raccontando con orgoglio le stagioni più belle della vostra storia: l'Ulivo di Prodi, la nascita del Pd, l'impegno di tutti i nostri governi che ci hanno salvati dalla bancarotta. Io farò di tutto per essere all'altezza. E essere all'altezza vorrà dire sapere ascoltare e sapere decidere. Apriremo una nuova fase costituente per un nuovo Pd che dovrà avere dei segnali chiari per far contare di più le persone», sottolinea il neo segretario. Il nuovo Pd «sarà pilastro e baricentro della nuova fase della democrazia italiana. Spalanchiamo tutto, perchè l'Italia ha bisogno di un nuovo partito e questo partito per rifondarsi ha bisogno dell'Italià».
Ultimo aggiornamento: 23:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA