ll sindaco di Eraclea è innocente fino a prova contraria. Ma di fronte a simili accuse la solidarietà viene dopo

Domenica 3 Marzo 2019
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Egregio direttore,
sono rimasto veramente stupito dalla lettura del giornale: centinaia di persone (tra cui persino un sacerdote e diversi professionisti) hanno firmato una petizione a difesa del sindaco di Eraclea arrestato con accuse pesantissime, come il voto di scambio con la camorra. Capisco tutto, ma di fronte a un'inchiesta giudiziaria di tale gravità, credo fosse meglio lasciar lavorare i magistrati e poi eventualmente fare le proprie valutazioni. Lei cosa ne pensa? Ps Data la delicatezza dell'argomento chiederei che la mia lettera sia firmata solo con le mie iniziali.


R.S.Venezia


Caro lettore,
a Eraclea c'è uno strano clima. Alla manifestazione di qualche giorno fa contro la mafia hanno partecipato pochi cittadini della cittadina. Poi è arrivata questa petizione per il sindaco arrestato. Ogni opinione va rispettata. Alcuni sottoscrittori hanno spiegato che questa lettera è solo una manifestazione di solidarietà umana nei confronti di una persona che stimano. Nessun giudizio di merito dunque sull'inchiesta giudiziaria. Bene. Ma forse occorrerebbe considerare anche un altro aspetto. Il sindaco Mestre, fino a prova contraria, è innocente, ma è coinvolto in un'inchiesta giudiziaria che ha fatto emergere un sistema mafioso impressionante, che si era profondamente infiltrato nei gangli dell'economia e della società civile del litorale veneziano. Un fenomeno criminale che per gravità e potenza di fuoco è stato paragonato alla Mafia del Brenta. Di fronte a una realtà di questo tipo, che non ha precedenti a Nordest, ho qualche dubbio sul fatto che la priorità fosse testimoniare la propria solidarietà al sindaco in carcere.
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