Il Carnevale e Venezia non hanno bisogno di Fedez

Venerdì 1 Marzo 2019 di Davide Scalzotto
Il Volo di Rosso nel 2018
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Ora, che Venezia e il Carnevale abbiano bisogno di Fedez per avere risonanza nel mondo, è tutto da dimostrare. Anzi, no. Non serve nemmeno. Il lui della coppia più cliccata d'Italia (assieme, forse, a Wanda Nara, ma per altri motivi...) potrebbe essere a Venezia domenica per lanciarsi dal campanile di San Marco in occasione del volo dell'Aquila. No, non è il classico gioco del chi buttereste dalla torre, ma un'operazione di marketing a sorpresa affidata a uno degli sponsor del Carnevale, Renzo Rosso alias Diesel, protagonista del volo lo scorso anno. Operazione che si affianca a quella per la promozione congiunta della candidatura di Cortina e Milano alle Olimpiadi invernali del 2026, per la quale è stata invece ingaggiata, col placet del Coni, l'olimpionica di pattinaggio, Arianna Fontana. Dunque, essendo questo il tema dominante della giornata, cosa c'azzecca Fedez? E a chi servirebbe un suo lancio (rassicuriamo i fan e gli hater: ben protetto e totalmente sicuro) dal paròn de casa? Sicuramente sarebbe la solita istagrammata a cui i Ferragnez ci hanno abituato, come la passerella agli Oscar o il tentativo di un selfie con Obama, ma al Carnevale, alla città e alla promozione olimpica di Cortina e Milano, tenuta a battesimo da Venezia, aggiungerebbe nulla. Anzi. Probabilmente a questo scopo sarebbe perfino più efficace mandare il mitico video del Guido Nicheli di Vacanze di Natale («Via della Spiga-hotel Cristallo di Cortina, 2 ore, 54 minuti e 27 secondi: Alboreto is nothing...»). Venezia e il Carnevale hanno certo meno bisogno di Fedez di questa passerella, così come non hanno bisogno di attirare migliaia di persone ricorrendo a questo tipo di testimonial, funzionali certamente ad altri prodotti, ma non alla tradizione e al brand del Carnevale. Oltretutto, se si vuole esportare l'immagine della manifestazione nel mondo, a Mosca, a Tokyo o a New York faticherebbero a capire il senso di un'operazione a uso e consumo del mercato social di casa nostra. Sicuramente Renzo Rosso e il sindaco Luigi Brugnaro ci ragioneranno. Di testimonial se ne intendono.
 
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