Ordinano i mobili e pagano l'acconto
ma non arriva niente: oltre 100 casi

Mercoledì 27 Febbraio 2019
Ordinano i mobili e pagano l'acconto ma non arriva niente: oltre 100 casi
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UDINE  - Avrebbero versato un acconto, anche di 7mila euro, quando non l'intero importo, ma, a fronte del pagamento, dei mobili ordinati non avrebbero visto neanche l'ombra. In regione, i casi, fra le segnalazioni vere e proprie e quelli di cui Federconsumatori ha avuto notizia, sarebbero tanti. Il sodalizio parla di «un centinaio di casi in Fvg» con persone che avrebbero lamentato diversi problemi, tutti «derivanti da rapporti con la medesima rete commerciale».
PORDENONE Come spiega Roberto Cescutti, presidente della Federconsumatori di Pordenone, in Fvg ci sarebbero state più sedi, con nomi diversi. Una di queste, aggiunge, era proprio nel Pordenonese. «Abbiamo ricevuto 5-6 segnalazioni. Ma abbiamo notizia che ci sarebbero una cinquantina di casi analoghi. Stiamo cercando di raccogliere le persone interessate per vedere di fare fronte comune. Le persone, in media, hanno perso dai 5mila ai 7mila euro di acconto. Ma c'è un caso in cui è stato versato l'intero importo di 30mila euro. Hanno pagato, ma i mobili non gli sono mai arrivati». In attesa di capire quale piega prenderà la delicata vicenda, prosegue Cescutti, «abbiamo deciso di rendere pubblico il caso, per evitare che altre persone si trovino nella medesima situazione. Vogliamo mettere in guardia la gente». Alcuni casi riguarderebbero anche consumatori della provincia di Udine, ma meno recenti.

TRIESTE Come fa sapere Federconsumatori, «i casi trattati dallo Sportello regionale di Trieste riguardano invece decine di cucine ordinate nel punto vendita in centro città a partire dalla scorsa estate, ma mai consegnate, nonostante gli acquirenti stiano già corrispondendo i ratei del mutuo acceso con una finanziaria». In entrambi i casi, prosegue il sodalizio, «a fronte delle lamentele, gli acquirenti hanno ricevuto rassicurazione dai venditori sul fatto che il tutto si sarebbe risolto a breve o che la merce sarebbe stata consegnata dopo poco tempo, ma dopo molti mesi nulla accade». In linea generale, Federconsumatori ricorda che «la richiesta di un acconto può essere legittima ma l'acquirente deve essere particolarmente attento alla serietà del commerciante, verificando attentamente ciò che gli viene sottoposto alla firma, evitando che nei contratti manchino elementi essenziali». La situazione di Trieste, comunque, è diversa da quella pordenonese, perché nel capoluogo giuliano, «chiuso il punto vendita, dopo mesi di promesse del responsabile, la costituzione in mora con la fissazione del termine essenziale di consegna, ha consentito agli acquirenti di limitare i danni alla perdita di mesi di tempo ed al disagio, in quanto, grazie all'intervento di Federconsumatori, il contratto ed il finanziamento sono stati annullati ed i ratei già corrisposti restituiti», fa sapere il sodalizio. Comunque, Federconsumatori precisa che si tratta «di casi sporadici che nulla tolgono alla serietà di moltissimi venditori che si comportano nel pieno rispetto di tutte le disposizioni di legge, ma, come sempre, prevenire è meglio che curare». Federconsumatori invita a far uso di prudenza e ad adottare una serie di elementari cautele. 

    
Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 19:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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