BOLZANO - Quattro minorenni sono stati accusati di ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e false dichiarazioni al termine di un folle inseguimento. Una pattuglia dei carabinieri ha notato i quattro nel quartiere di Oltrisarco e, compreso che la Mazda sulla quale viaggiavano era la vettura rubata la notte del 22 febbraio ad Appiano, hanno intimato loro l'alt. I giovani, però, invece di fermarsi hanno accelerato, allontanandosi rapidamente. Ne è nato così un inseguimento, con i carabinieri che in ogni modo hanno tentato di evitare pericoli per gli altri utenti della strada. A sirene spiegate la pattuglia dei carabinieri ha inseguito il mezzo, richiedendo rinforzi da parte di altre pattuglie, che hanno bloccato alcune strade per evitare che altri veicoli potessero incrociare l'auto in fuga.
La folle corsa della Mazda si è protratta fino a Fiè allo Sciliar, dove i carabinieri sono riusciti a bloccare la macchina, coadiuvati da altre pattuglie che nel frattempo erano state fatte convergere nell'area. I quattro sono stati allora accompagnati presso il comando di via Dante a Bolzano, dove sono state avviate le procedure per la loro identificazione, scoprendo che si trattava di minorenni. Uno di loro, quello alla guida, ha dichiarato delle false generalità, un secondo ha addirittura consegnato un documento di identità palesemente contraffatto, un terzo aveva addosso alcuni grammi di hashish.
© RIPRODUZIONE RISERVATA La folle corsa della Mazda si è protratta fino a Fiè allo Sciliar, dove i carabinieri sono riusciti a bloccare la macchina, coadiuvati da altre pattuglie che nel frattempo erano state fatte convergere nell'area. I quattro sono stati allora accompagnati presso il comando di via Dante a Bolzano, dove sono state avviate le procedure per la loro identificazione, scoprendo che si trattava di minorenni. Uno di loro, quello alla guida, ha dichiarato delle false generalità, un secondo ha addirittura consegnato un documento di identità palesemente contraffatto, un terzo aveva addosso alcuni grammi di hashish.
Una situazione complessa che è ora al vaglio della Procura per i Minori di Bolzano, a cui sono stati rimessi gli accertamenti svolti dai carabinieri. L'autovettura oggetto di furto è stata sottoposta a sequestro, così come il documento falso e lo stupefacente.
