Divorati dal fuoco il furgone di un vongolaro e due auto: l'ombra del dolo

Sabato 23 Febbraio 2019
Il furgone e le due auto bruciate a Marinetta
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ROSOLINA - Un incendio che solleva più di un dubbio. Per luogo e modalità. Perché ad essere distrutto dalle fiamme è stato un furgoncino Ford Transit di proprietà di un pescatore, un 36enne residente a Goro, che aveva lasciato parcheggiato il proprio mezzo di lavoro nel piazzale che si apre davanti al piccolo molo ed allo scivolo di alaggio del porticciolo della laguna Marinetta, in località Pezzatini, poco distante dalla Capitaneria di Porto e dal porto di Albarella, proprio su via Po di Levante, prima del ponte per raggiungere l’Isola, in linea d’area molto vicino anche al noto ristorante di Isi Coppola.  E potrebbero essere proprio le telecamere della videosorveglianza presenti in zona a risolvere il mistero che ancora aleggia sul rogo che non solo ha distrutto il furgone ma si è poi propagato anche alle due auto parcheggiate vicino, distruggendole a loro volta.
IL ROGO
Tutto è successo ieri mattina con una nebbia fitta. L’incendio è stato notato attorno alle 10.30 e subito è partita la chiamata ai vigili del fuoco di Adria. Un tragitto abbastanza lungo da compiere, anche se a tutta velocità e a sirene spiegate, così che il fuoco ha potuto continuare ad avanzare. I pompieri hanno poi dovuto lottare per circa un’ora con le fiamme, prima di riuscire a bonificare completamente i tre veicoli interessati dall’incendio. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri, inizialmente con una pattuglia della stazione di Rosolina, poi anche con il supporto di una pattuglia da Adria. Vi è più di un sospetto che si possa trattare di un atto di natura dolosa. Le ultime vicende giudiziarie, che hanno riguardato pescatori della zona, tuttavia, non sembrano aver alcun punto di contatto con il 36enne che si è trovato il furgone distrutto nell’incendio.
ATTRITI TRA VONGOLARI
Qualcuno ipotizza però che potrebbe essersi trattato anche di una sorta di ritorsione per uno sgarro fatto per essere andato a raccogliere molluschi in un’area assegnata ad altri, come in passato si è del resto già verificato, in altri luoghi e con altri protagonisti. Fra i pescatori, inutile nascondere, c’è chi va poco per il sottile e lancia avvisi molto chiari. Ma si tratta solo di illazioni e voci anonime. Anche se il furgone e le due auto erano parcheggiate con il muso proprio a ridosso della scarpata che separa il dislivello fra il piazzale e via Po di Levante, in un punto privo di guardrail, e le fiamme sembrano essere partite proprio dal cofano del primo, appare comunque difficile pensare che si possa essere trattato di un incidente, provocato magari da qualcosa di acceso lanciato dalla strada, vista l’eccezionale umidità di ieri mattina. Se si è trattato di un incendio doloso, qualcuno dovrebbe proprio aver raggiunto il vano motore del furgone per piazzare un innesco. Non è da escludere quindi, visto che tutto è partito proprio dal cofano del furgoncino, che possa essersi trattato di un banale corto circuito.
Ai carabinieri il compito di fare chiarezza sull’accaduto, anche sulla base del rapporto dei vigili del fuoco.
Ultimo aggiornamento: 08:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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