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di Lauredana Marsiglia
BELLUNO - Una legislazione differenziata per la montagna dentro alla quale introdurre anche un credito di imposta da utilizzare per investire in ricerca e sviluppo, aggirando le forche caudine di un'Europa che vieta aiuti di Stato alle imprese. La questione risorse, infatti, resta centrale. Sono i passaggi chiave delle richieste presentate ieri, con ben 11 dossier, dagli Stati Generali della montagna convocati a Roma dal ministro per Affari Regionali Erika Stefani. Belluno è in prima linea non solo per la sua montanità, storicamente anoressica di infrastrutture, ma anche per la collocazione di confine e la compressione tra due Regioni a Statuto speciale che rendono difficile fare impresa e quindi sviluppo.