Parcheggio per l'attesa dei passeggeri
ancora in stallo, Brugnaro ferma tutto

Giovedì 14 Febbraio 2019 di Elisio Trevisan
Ancora nulla di fatto per l area di sosta gratuita per l attesa dei passeggeri all interno della Ztc dell aeroporto
6
 La “Waiting zone” è ancora... in attesa. Lo scorso 3 dicembre in Prefettura Save, la società di gestione dell’aeroporto, e il Comune di Venezia avevano raggiunto un accordo in base al quale Save aveva dato la disponibilità a realizzare, appunto, un’“area d’attesa” gratuita e a disco orario dentro alla quale gli automobilisti potranno sostare in attesa che l’aeroplano atterri, e quindi potersi poi muovere fino al park a sosta breve a ridosso dell’aerostazione dove far salire il passeggero entro i primi dieci minuti gratuiti, e ripartire senza nemmeno far scattare l’altro limite, quello dei 7 minuti della Ztc (Zona a traffico controllato). In cambio il Comune firmerà la convenzione per incaricare i vigili urani di dare le multe a chi supererà i 7 minuti di permanenza con l’auto all’interno dell’aera aeroportuale.
 
Ora, dopo due mesi e mezzo, Save ha detto al Comune che ha individuato l’area ma il sindaco Luigi Brugnaro ha risposto che vuole trattare la questione, insieme a tutte le altre sul tappeto, nell’ambito del tavolo permanente di confronto istituito sempre in Prefettura: quindi, oltre alla waiting zone, in discussione ci saranno la Ztc, la viabilità, le opere di mitigazione ambientale e di compensazione.
E a proposito di queste ultime il presidente di Save Enrico Marchi ha scritto non molto tempo fa alla soprintendente veneziana Emanuela Carpani chiedendo cosa fare dei 765 mila euro messi da parte per le compensazioni che l’aeroporto deve realizzare a favore del territorio a seguito dello sviluppo che sta attuando (in totale sono 13 milioni di euro per vari interventi tra i quali restauro di torre e chiesa dell’anno Mille, insonorizzazione di edifici, cinture alberate attorno a Tessera, piste ciclabili).
Nel Master Plan quei soldi sono destinati al recupero di parte dell’antica via Annia, costruita dall’impero romano, ma in seguito proprio un tecnico della Soprintendenza ai beni archeologici, belle arti e paesaggio, aveva comunicato che, da rilievi effettuati, rimaneva ben poco dell’antica strada. Quindi si è aperta la discussione sul migliore utilizzo dei fondi.
La soprintendente, però, ha richiamato tutti all’ordine e, con una lettera inviata a Save e ai sindaci di Venezia e di Quarto d’Altino, pochi giorni fa ha chiesto la convocazione del tavolo istituzionale «per verificare tempistiche e modalità di attuazione degli impegni previsti nel Masterplan per quanto riguarda i beni archeologici». La soprintendente ha premesso di non aver mai rinunciato al progetto della valorizzazione archeologica della via Annia e che, al contrario, vista la grande potenzialità archeologica dell’area attorno all’aeroporto per la presenza dei resti di Altino, «si ritiene assolutamente opportuna la previsione del Masterplan».
Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 12:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci