SANTA MARIA DI SALA - “L’hanno trovata! L’hanno trovata!”. E’ stato così che Bruno Carraro, piangendo, ha informato gli amici del ritrovamento della sua bicicletta (lasciata legata a un palo) che era del "campionissimo" Fausto Coppi. La bici, realizzata dalla Bianchi nel 1948 in occasione della partecipazione dell’atleta alla Parigi-Roubaix, era stata trafugata nel primo pomeriggio di domenica da Villa Farsetti, a Santa Maria di Sala, in occasione della mostra preparata per la serie di appuntamenti programmati per l’arrivo di tappa del 102. Giro d’Italia nella cittadina salese.
«Eravamo in casa - ha raccontato Carraro - quando ho ricevuto la telefonata dell'amico Renzo Bugin (dell'associazione ‘Mano Amica’).
«Quando siamo arrivati - ha proseguito Carraro - sul posto c’erano i carabinieri, lo stesso Bugin e un gruppo di amici che mi è venuto incontro abbracciandomi. Quanto l’ho rivista non mi è sembrato vero che fosse accaduto e l’ho accarezzata come se fosse una creatura, e ho cercato di analizzarla se avesse qualche imperfezione. Non mi è sembrato che vi fossero».
«In quei momenti ho scaricato tutta la tensione accumulata in questi giorni e che non riuscivo ad allontanare - ha concluso l’imprenditore - ma nel frattempo sono arrivate altre persone che hanno gioito con me ed è cominciata la festa. Non mi sembra vero».
Dopo i rilievi previsti dalle procedure, la bicicletta è stata caricata nel bauletto della macchina della famiglia Carraro e i derubati, insieme ai carabinieri, sono andati in caserma a Mirano per completare le pratiche del ritrovamento. La vicenda aveva letteralmente sconvolto tutti gli appassionati di ciclismo e gli amici della famiglia Carraro, e tra loro alcuni che si sentivano in colpa per avergli proposto di esporla insieme ad altre 130 biciclette.